L'INTERVISTA - David Mekkaoui

- Può presentarci All Digital e spiegare come supporta la digitalizzazione delle persone in Europa?
Innanzitutto, vorrei ringraziare Unioncamere Europa per avermi offerto l'opportunità di presentare come All Digital contribuisce alla trasformazione digitale dell'Europa. In un periodo in cui imprese, istituzioni pubbliche e cittadini si trovano ad affrontare un rapido cambiamento tecnologico, conversazioni come queste sono fondamentali. Immaginate ora un'Europa in cui ogni imprenditore, ogni dipendente e ogni cittadino non solo possieda le competenze digitali per progredire in un mondo sempre più digitale, ma si senta anche in grado di sfruttare pienamente la creatività, la produttività e il benessere. Questa è la visione che guida All Digital: una rete europea dedicata a fornire agli individui le competenze digitali necessarie per orientarsi e plasmare l'economia di domani e un futuro digitale inclusivo. Al centro del nostro lavoro c'è una rete di organizzazioni in tutta Europa, che spazia dai centri di competenza digitale ai fornitori di formazione, tutte focalizzate sul potenziamento delle competenze digitali essenziali di ogni persona. Attraverso i nostri membri, aiutiamo le persone a sviluppare competenze in aree come la comunicazione e collaborazione digitale, l’alfabetizzazione dei dati, la sicurezza informatica, la programmazione e l'IA; competenze che rendono i luoghi di lavoro più resilienti, innovativi e competitivi. I centri di competenza svolgono un ruolo chiave in questo ecosistema, fungendo da ponti tra i progressi tecnologici e le loro applicazioni nel mondo reale. Iscrivendosi ad All Digital, hanno accesso a una rete europea forte che amplifica il loro impatto, li mette in contatto con organizzazioni affini e offre opportunità per condividere le migliori pratiche, accedere ai fondi dell'UE e influenzare le discussioni politiche digitali. Come membri, contribuiscono inoltre a plasmare il futuro delle competenze digitali in Europa, garantendo che individui e imprese possano prosperare in un paesaggio digitale in rapida evoluzione. Inoltre, l'All Digital Academy offre ai centri di formazione opportunità strutturate di sviluppo delle competenze (upskilling) su temi digitali all'avanguardia, permettendo loro di creare esperienze di apprendimento coinvolgenti per diversi tipi di allievi e facilitare la trasformazione digitale. La digitalizzazione non è più un optional: è la spina dorsale della resilienza e della crescita nell'economia odierna. Ma la trasformazione digitale non riguarda solo l'adozione di nuovi strumenti; si tratta di persone che comprendono, utilizzano e innovano con la tecnologia. Quando gli individui sono dotati delle competenze giuste, le imprese, le comunità e le intere economie ne beneficiano.
Per le PMI che vogliono affrontare il cambiamento digitale, il miglior punto di partenza è una forza lavoro qualificata e digitalmente preparata. Invitiamo gli imprenditori e i leader aziendali a esplorare il nostro sito web per trovare i centri di competenza digitale e le opportunità di formazione più vicine a loro. Il futuro delle imprese è digitale, e inizia con le persone.
- Quali iniziative o politiche dell'Unione Europea stanno favorendo l'adozione di tecnologie digitali nelle PMI e quali gli ostacoli principali?
L'Unione Europea ha messo in atto diverse iniziative per promuovere l'adozione di tecnologie digitali tra gli individui. Programmi come il Digital Education Action Plan (2021-2027) mirano a modernizzare i sistemi educativi e di formazione, mentre la European Digital Skills and Jobs Coalition riunisce le parti interessate per colmare il divario delle competenze digitali. Meccanismi di finanziamento come il Digital Europe Programme forniscono risorse per la formazione avanzata, e gli European Digital Innovation Hubs (EDIHs) offrono supporto pratico per le imprese e i cittadini nell'adozione degli strumenti digitali. Nonostante i progressi, persistono alcune sfide che limitano l'impegno digitale su larga scala. Una delle sfide principali è il divario digitale, che non riguarda solo l'accesso a Internet, ma le opportunità reali. Troppo spesso le politiche si concentrano sulle infrastrutture, ma a cosa serve la banda larga se le persone non hanno le competenze per usarla efficacemente? L'educazione digitale dovrebbe essere trattata come un servizio pubblico, essenziale come l'elettricità. Sosteniamo un investimento sistematico e a lungo termine per dare ai cittadini e alle nuove generazioni un futuro digitale, garantendo che le competenze digitali aggiornate siano integrate nei programmi di studio a tutti i livelli di istruzione, piuttosto che affidarsi a progetti frammentari e a breve termine. Una seconda sfida è rappresentata dall'approccio incoerente dell'Europa allo sviluppo delle competenze digitali. Attualmente, la possibilità di ricevere la giusta formazione digitale dipende troppo dal paese o dalla regione di appartenenza. Proponiamo di ancorare le strategie nazionali a quadri esistenti come il DigComp, assicurando che chiunque, dai disoccupati ai professionisti, abbia accesso a una formazione di qualità comparabile. Una certificazione delle competenze digitali a livello europeo — riconoscibile in tutti i settori — aiuterebbe anche gli individui a passare senza soluzione di continuità da un lavoro all’altro e da un Paese all’altro. La tecnologia evolve più velocemente di quanto la maggior parte delle istituzioni riesca ad adattarsi. L'Intelligenza artificiale sta già rimodellando il posto di lavoro, ma molti programmi di competenze digitali si concentrano ancora sulla alfabetizzazione informatica di base. Questa discrepanza lascia imprese e lavoratori impreparati. Noi sosteniamo l'incentivazione di un aggiornamento rapido dei programmi di studio per i fornitori di formazione e l'integrazione della formazione pratica sull'IA in tutti i livelli di istruzione. Ogni lavoratore dovrebbe avere accesso a coaching sull'IA sul posto di lavoro, aiutandolo ad usare gli strumenti di automazione in compiti reali, non solo in contesti teorici. C'è anche una crescente mancanza di fiducia nelle tecnologie digitali, in particolare per quanto riguarda l'IA e la privacy dei dati. Molti cittadini esitano ad abbracciare pienamente gli strumenti digitali perché non sono sicuri di come vengono usati i loro dati. Invece di campagne di sensibilizzazione generali, proponiamo una formazione mirata sui diritti digitali integrata nei servizi pubblici: quando qualcuno richiede un prestito online, prenota una visita medica o accede ai benefici governativi, dovrebbe ricevere immediatamente un modulo di micro-apprendimento sulla privacy dei dati e la sicurezza. Non si tratta di discussioni politiche astratte, ma di soluzioni pratiche e scalabili. L'obiettivo non è solo quello di portare un numero maggiore di persone online; si tratta di fare in modo che prosperino nel mondo digitale. Questo è il futuro che l'Europa dovrebbe costruire.
- Quali le vostre più recenti iniziative o progetti europei per l’upskilling e il reskilling e quale il potenziale coinvolgimento delle Camere di commercio nel futuro?
L'Europa ha fissato obiettivi ambiziosi per accelerare l'adozione delle tecnologie digitali tra gli individui, con programmi come Erasmus+ e Horizon Europe che giocano un ruolo centrale in questa trasformazione. Ma cosa significa tutto questo nella pratica? Grazie al nostro lavoro in All Digital, vediamo l'impatto di queste iniziative sul campo, sia dove hanno successo sia dove le persone incontrano ancora delle difficoltà. Per fare progressi concreti, la collaborazione è fondamentale. Lavoriamo con enti di formazione (training providers), i centri di competenza digitale e gli attori dell'istruzione per garantire che le competenze digitali raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Attraverso il programma Erasmus+, partecipiamo a progetti come HER TECH, che rafforza la presenza delle donne nel settore tecnologico, affrontando le disparità di genere e promuovendo l'inclusività nelle carriere digitali. Allo stesso modo, il progetto PERMA DIGITAL applica un approccio scolastico completo al benessere digitale, assicurando che studenti ed educatori sviluppino relazioni sane e sostenibili con la tecnologia. Il progetto DIGITAL FIRST sta rivoluzionando l'educazione digitale, trattando l'informatica come una competenza fondamentale per prosperare in un mondo tecnologico. Il progetto prevede un nuovo approccio educativo personalizzato per i bambini di oggi, i nativi digitali, che arrivano a scuola già con un certo bagaglio di competenze digitali. Poiché la trasformazione digitale rimodella i settori, le persone spesso faticano a tenere il passo con l’evoluzione delle competenze richieste. È per questo motivo che esistono progetti come CONVERT, che aiutano le persone ad acquisire le competenze digitali necessarie per costruirsi un futuro lavorativo solido.
Nell’ambito di Horizon Europe, iniziative come T4R (Twin 4 Resilience) si concentrano sul miglioramento della resilienza tramite i “gemelli digitali”, aiutando i professionisti ad applicare strumenti digitali avanzati alle problematiche riscontrate nel mondo reale. Questi progetti mostrano come i finanziamenti dell’UE stimolino l'innovazione e l'inclusione, ma il progresso non è automatico. Abbiamo bisogno di partner forti — educatori, politici e organizzazioni locali — per rendere la formazione digitale più rilevante, coinvolgente e accessibile a tutti. Se state conducendo un'iniziativa di formazione, sviluppando un progetto di competenze digitali o cercando i partner giusti per ampliare il vostro impatto, vogliamo ascoltarvi. All Digital mette a disposizione competenze, connessioni ed esperienze per aiutare i progetti ad avere successo, siano essi finanziati dall'UE, da programmi nazionali o da iniziative locali. Lavoriamo insieme per garantire che nessuno venga lasciato indietro nella trasformazione digitale dell'Europa.
- Quali misure di finanziamento o incentivi ulteriori potrebbe introdurre la Commissione per sostenere gli investimenti delle PMI nell’acquisizione di competenze per accelerare la transizione digitale?
Immaginate un'Europa in cui nessuno venga lasciato indietro nella transizione digitale, dove ogni individuo, indipendentemente dall'età, dal background o dalla professione, abbia gli strumenti per adattarsi, innovare e svilupparsi. Questa visione non riguarda solo la tecnologia; riguarda gli investimenti intelligenti nelle persone. Oggi, le competenze digitali definiscono le opportunità economiche, eppure troppe persone faticano ad accedere alla formazione di cui hanno bisogno perché le barriere finanziarie sono ancora un ostacolo. La domanda non è se dobbiamo finanziare l’aggiornamento digitale (upskilling), ma come farlo in modo efficace, su larga scala e in un modo che davvero promuova le potenzialità degli individui. Sosteniamo gli Individual Learning Accounts (ILA), al fine di dare a ogni cittadino un fondo personale per la formazione digitale da utilizzare quando e dove ne ha bisogno. L'apprendimento deve essere accessibile come l'acqua, sempre disponibile, sempre aggiornato. Sosteniamo l'adozione su larga scala delle micro-certificazioni, supportate da incentivi finanziari, in modo che le persone possano aggiornarsi in modo rapido e flessibile, ottenendo certificazioni riconosciute per esperienze di apprendimento più brevi ma capaci di aprire reali opportunità lavorative. Le barriere finanziarie non dovrebbero mai impedire a qualcuno di migliorare le proprie competenze. È per questo che raccomandiamo incentivi fiscali per le persone e i datori di lavoro che investono nella formazione digitale accreditata. Che si tratti di sovvenzioni dirette o modelli di cofinanziamento, rendere la formazione più accessibile significa che più persone ne approfitteranno. E poiché l'educazione dovrebbe sempre riflettere le esigenze del mondo reale, sosteniamo partenariati pubblico-privati per garantire che i programmi di formazione siano costruiti sulla base delle conoscenze del settore industriale e portino direttamente a opportunità di lavoro. In modo particolare, siamo a favore di sovvenzioni mirate e voucher per aumentare la diversità nell'economia digitale. La trasformazione digitale deve includere tutti, non solo i nativi digitali o le persone già ben inserite. Il sostegno finanziario dovrebbe dare priorità a coloro che ne hanno più bisogno, che si tratti di donne, lavoratori anziani o persone provenienti da contesti svantaggiati, affinché la forza lavoro digitale dell'Europa sia tanto inclusiva quanto qualificata. Se state lavorando a soluzioni politiche per l’istruzione digitale, se volete collaborare con noi per promuovere un cambiamento significativo, o se avete una visione per rendere le competenze digitali più accessibili, discutiamone assieme. Che lavoriate per la Commissione Europea, o facciate parte di un organismo di formazione, di un centro di competenza o di un'azienda che vuole investire nella formazione della forza lavoro, questo è il momento per ripensare il modo in cui finanziamo le competenze digitali. Facciamo in modo che la transizione digitale dell'Europa sia una storia di successo per tutti.
CEO@All-Digital.org
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