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Le microcredenziali come “Passaporto per l’occupazione”

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Secondo il rapporto su Occupazione, Affari Sociali e Inclusione, Competenze e qualifiche della Commissione Europea,  le competenze richieste dal mercato del lavoro vanno oltre quelle tecniche e specifiche di un determinato settore o ruolo. Esistono skills trasversali e fondamentali che sono essenziali, indipendentemente dal tipo di lavoro o dal livello gerarchico, sviluppate dalla Commissione Europea in “Quadri di Competenze”: abilità personali, sociali e di apprendimento per apprendere (descritte da LifeComp), competenze digitali e green di base (descritte da DigComp e GreenComp) e alcune competenze imprenditoriali (come quelle legate alla mentalità imprenditoriale come competenza che tutti dovrebbero avere, indipendentemente dal proprio ambito lavorativo, descritte dall’EntreCOMP).

A giugno del 2022, inoltre, il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una raccomandazione su un approccio per l'apprendimento permanente e l'occupabilità che intende sostenere lo sviluppo, la realizzazione e il riconoscimento delle microcredenziali a livello trasversale tra le istituzioni, le imprese, i settori e al di là delle frontiere.

Le microcredenziali consentono di dare visibilità alle conoscenze e alle competenze acquisite in contesti formali, non formali e informali, contribuendo così a rendere più inclusiva la formazione fornita da vari attori in diversi contesti. Si tratta di uno strumento che favorisce la riduzione delle disuguaglianze attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, allineate alle sfide attuali, e che certifica i risultati formativi di una breve esperienza di apprendimento, come ad esempio un corso o una formazione di breve durata, costituendo un modo flessibile e mirato per aiutare le persone a sviluppare le conoscenze, abilità e competenze di cui hanno bisogno per il loro sviluppo personale e professionale.

Il progetto Erasmus+ looking forward MORAL (iniziato a gennaio 2024 e che si chiuderà a fine 2026), composto da 11 partner provenienti da Cipro, Spagna, Italia, Grecia e Polonia e che vede tra i partner la Camera di commercio della Basilicata, mira a facilitare l’accesso dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alle donne, ai giovani e agli adulti scarsamente qualificati. Attraverso la certificazione di un insieme di microcredenziali, concepite come un vero e proprio "Passaporto per l'occupazione", si attesterà che la persona possiede le competenze chiave necessarie per iniziare a lavorare, in linea con le esigenze del mercato del lavoro e in armonia con i sistemi di qualificazione nazionali esistenti.

Il primo passo del progetto MORAL è stata l’identificazione delle competenze-chiave necessarie per l’impiego a livello iniziale nei vari settori produttivi. Durante il primo Meeting del progetto, tenutosi a Nicosia nel febbraio 2024, i partner hanno identificato 31 competenze nell’ambito dei 4 “Quadri di Competenze”, realizzando successivamente specifici focus group territoriali che hanno coinvolto i responsabili delle risorse umane (di aziende operanti in vari settori) e gli stessi imprenditori che fossero occupati direttamente della fase di recruiting. I partecipanti sono stati chiamati a valutare ed esprimere le proprie priorità rispetto alle competenze selezionate e a formulare proposte e suggerimenti, raccolti dai vari partner.

Perchè la Camera di commercio della Basilicata ha aderito al Consorzio del progetto MORAL

Le Camere raccontano le dinamiche del lavoro locale attraverso il Bollettino del sistema Excelsior, rivelando – anche in regioni piccole come la Basilicata – come la distanza tra domanda e offerta sia sempre più ampia (il mismatch, lato imprese, supera ormai stabilmente il 50%): le microcredenziali potrebbero almeno in parte limare questo gap.

La Camera di commercio della Basilicata intende essere tra i pionieri italiani nell’uso delle microcredenziali come lasciapassare per l’entry-level lavorativo delle fasce deboli, pur nella consapevolezza che si tratti di un target molto critico, e per questo ha aderito con entusiasmo al Consorzio del progetto MORAL. Sono proprio le norme comuni che garantiranno la qualità, la trasparenza, la comparabilità, il riconoscimento e la trasferibilità delle microcredenziali tra i diversi Paesi europei che sarà possibile sfruttarne appieno le potenzialità.

Del resto, in Europa si stanno sviluppando rapidamente opportunità di apprendimento più brevi rispetto alle qualifiche tradizionali e queste opportunità vengono messe a disposizione da un’ampia gamma di erogatori pubblici e privati in risposta alla domanda di forme di istruzione e formazione più flessibili e incentrate sullo studente. Si rivolgono inoltre a un pubblico più vasto, che comprende anche i gruppi svantaggiati e vulnerabili come quelli interessati dal progetto.

patrizia.anzano@basilicata.camcom.it

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