Un bilancio capace di rispondere alle sfide emergenti
A seguito del parere favorevole della Commissione, il Consiglio e poi il Parlamento hanno adottato in via definitiva il testo comune sul bilancio generale dell’UE per il 2025. Si tratta del primo bilancio approvato a seguito della revisione intermedia del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027, che stabilisce i limiti di bilancio a lungo termine per ciascun settore. Tale revisione, avvenuta nel febbraio di quest’anno, ha previsto un incremento di 64,6 miliardi di euro per consentire all’UE di proseguire con gli impegni politici assunti, tra cui il sostegno all’Ucraina, il rafforzamento della competitività europea attraverso la piattaforma STEP e la gestione più efficace delle crisi migratorie.
Il bilancio concordato per il 2025 ammonta a 199,44 miliardi, un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, per quanto riguarda gli impegni totali, ovvero l'importo massimo che l'UE si impegna legalmente a finanziare, e a 155,21 miliardi per quanto riguarda i pagamenti totali, ovvero l’effettivo esborso di fondi. La voce più consistente riguarda coesione, resilienza e valori, che riceve un totale di 77.980,2 milioni. Seguono risorse naturali e ambiente, con 56.731,3 milioni di euro, di cui 39.975,9 milioni di euro destinati alle spese legate al mercato e ai pagamenti diretti. Altri stanziamenti di rilievo riguardano il mercato unico, l'innovazione e il digitale, con 21.480,1 milioni, e il vicinato e il mondo, con 16.308,2 milioni.
Per la prima volta è stato apportato un aumento dei massimali del QFP. Pertanto, i 199,44 milioni comprendono anche gli stanziamenti destinati agli strumenti speciali al di fuori del QFP, creati per rispondere ad emergenze imminenti, come le recenti inondazioni che hanno colpito alcuni Stati membri. I 192,77 miliardi, invece, rappresentano gli impegni totali che rientrano nei limiti del QFP. L'aggiunta di un margine di 800,5 milioni sotto i massimali di spesa del QFP garantisce all’UE la flessibilità necessaria per far fronte a esigenze o crisi impreviste.
alessandra.laterza@unioncamere-europa.eu
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