Servizi transfrontalieri nell’UE: pubbliche amministrazioni al lavoro
A partire dal 12 gennaio 2025, le pubbliche amministrazioni di tutta l'Unione europea dovranno condurre valutazioni di interoperabilità quando introducono requisiti vincolanti che incidono sui servizi pubblici digitali transfrontalieri. Esempi di servizi di questo tipo sono il riconoscimento reciproco delle qualifiche accademiche, l'accesso alle informazioni sulla previdenza sociale e le cartelle cliniche digitali, servizi che di fatto si basano sullo scambio continuo di dati tra Paesi dell'UE. Le valutazioni di interoperabilità sono uno degli obblighi più importanti dell'Interoperable Europe Act, entrato in vigore nell'aprile 2024, che stabilisce un quadro di governance per migliorare l'interoperabilità dei servizi pubblici digitali. Ogni valutazione dell'interoperabilità, come previsto dall'articolo 3 del regolamento, mira a garantire che i requisiti vincolanti per i servizi pubblici digitali transeuropei abbiano adeguatamente preso in considerazione le questioni di interoperabilità transfrontaliera prima di essere decisi. Si tratta di analisi preliminari che si inseriscono nei primi step di progettazione e definizione delle politiche, al fine di identificare a monte barriere e opportunità per l'interoperabilità transfrontaliera. A supporto di queste valutazioni, l'Interoperable Europe Board ha adottato delle linee guida. In aggiunta, la Commissione europea offrirà uno strumento online integrato nel Portale Interoperable Europe, che semplificherà il processo di reporting. Saranno inoltre resi disponibili anche materiali formativi e workshop periodici sull'argomento. Il primo webinar online “Interoperabilità in azione: agire e valutazioni" sarà il 29 gennaio 2025 e fornirà approfondimenti pratici sulla conduzione di valutazioni di interoperabilità e sull'implementazione di servizi pubblici digitali transfrontalieri.
chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
Aggiornato il