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Portafogli europei a prova di furto

Persona al cellulare

Con i continui progressi tecnologici che stanno trasformando sia il settore pubblico che quello privato, è essenziale proporre soluzioni che identifichino e autentichino in modo sicuro gli utenti in un mondo sempre più digitalizzato. I portafogli europei di identità digitale (la cui normativa è entrata in vigore a maggio 2024) contribuiscono a questa direzione. I cd. Wallet consentono infatti di archiviare, accedere e condividere dati e documenti di identificazione personale (patente, titoli di studio, etc), il tutto in un'unica applicazione di facile accesso. Attraverso gli EUDI Wallet, i processi di identificazione e autenticazione online saranno migliorati e risolveranno ostacoli con una modalità comune e affidabile. Affinchè tutto questo avvenga in modo sicuro, la Commissione europea ha chiesto all'ENISA, l'Agenzia dell'UE per la cibersicurezza, di fornire un duplice contributo. In primo luogo, supportare l'istituzione di schemi di certificazione nazionali degli Stati membri dell'UE, fornendo requisiti di certificazione armonizzati nell'ambito del Quadro europeo per l'identità digitale. L'ENISA sarà dunque coinvolta nella preparazione degli atti di esecuzione che stabiliscono un elenco di standard di riferimento e, ove necessario, specifiche tecniche dettagliate (affrontando principalmente aspetti di sicurezza e privacy). In secondo luogo, l’Agenzia dovrà avviare la preparazione di uno schema di certificazione della sicurezza informatica europea per i portafogli EUDI e i loro schemi di identificazione elettronica (eID) nell'ambito del Cybersecurity Act.

chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu

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