PASSAPAROLA - L'Unione delle competenze: una sfida cruciale
L'Europa si trova a fronteggiare una carenza di competenze che compromette la capacità delle PMI di adottare nuove tecnologie. Il Rapporto Draghi ha più volte sottolineato come una transizione verde e digitale rallentata dal divario di competenze mini la competitività dell’UE.
A dicembre 2024, la Commissione europea ha ribadito il proprio impegno a portare avanti un’Unione delle competenze: il nuovo quadro stategico per un rinnovato impegno al coinvolgimento degli Stati membri, delle industrie e dei portatori di interesse che miri ad un maggior coordinamento e ottimizzazione degli investimenti.
Roxana Mînzatu, Vicepresidente Esecutiva della Commissione von der Leyen II, è responsabile del portafoglio diritti sociali e lavoro, competenze e istruzione. È incaricata delle azioni nella cornice dell’Unione delle competenze la cui pubblicazione è attesa per marzo 2025. Ad inizio febbraio, la Commissione europea pubblicherà anche il suo programma di lavoro per il 2025 e sarà possibile visionare la scaletta delle prossime iniziative politiche e legislative.
È già di dominio pubblico che l’Unione delle competenze prevederà un'iniziativa sulla portabilità delle competenze per garantire il riconoscimento delle competenze transnazionali. Occorrerà senz’altro monitorare i lavori per lo sviluppo di una Strategia europea per l'istruzione e la formazione professionale. La Vicepresidente Mînzatu intende costruire sull’operato del precedente esecutivo in relazione alla creazione di un bacino di talenti, volto ad attrarre lavoratori di paesi terzi con competenze in linea con le esigenze del mercato del lavoro. Sempre raccogliendo l’eredità del precedente mandato, approfondirà lo Spazio europeo dell’istruzione e il supporto alle Alleanze delle Università europee per accelerare il lavoro sulla Laurea europea. È noto che la Commissione intenda potenziare il Patto per le competenze nei 14 ecosistemi industriali. Lavorerà anche alla definizione di piano d’azione sulle competenze di base (si pensi alle competenze imprenditoriali) e un piano strategico per l’istruzione STEM.
La realizzazione delle proposte appare complessa. L’istruzione è una competenza nazionale e non sarà facile per la Commissione garantire un miglior coordinamento e una minor frammentazione, ma ogni sforzo è necessario.
diana.marcello@unioncamere-europa.eu
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