Nuovi indicatori europei per le catene di valore

Il Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC) ed Eurostat hanno pubblicato una serie di 12 nuovi indicatori macroeconomici della globalizzazione per 64 settori industriali. Questo lavoro è centrale alla compilazione delle statistiche ufficiali nel campo delle tavole input-output multi-paese, uno strumento che consente agli economisti e ai decisori politici di analizzare gli effetti socioeconomici e ambientali della globalizzazione. Tabelle disponibili per la consultazione pubblica insieme a serie temporali annuali dal 2010 al 2022 per l'UE27, il Regno Unito, gli Stati Uniti, altri 16 partner principali dell'UE e un’entità residuale rappresentativa del resto del mondo. Nel 2022, il 37,9% delle esportazioni dell'UE (36,1% nel 2010) partecipava alle catene del valore globali, sia come input per le esportazioni di paesi terzi sia come generazione di valore aggiunto attraverso importazioni utilizzate a loro volta per le esportazioni. Questa quota è aumentata significativamente rispetto a quella degli Stati Uniti (33,8% nel 2022, e 32,6% del 2010) e della Cina (32,8% nel 2022 in calo rispetto al 35,6% del 2010). I nuovi indicatori possono aiutare anche le aziende a comprendere i cambiamenti nel panorama del commercio globale, come la crescente importanza dei servizi, l'ascesa delle catene del valore regionali e le principali dipendenze e potenziali vulnerabilità che potrebbero avere un impatto negativo sul flusso regolare di beni e servizi. In particolare, i nuovi indicatori misurano le esportazioni e le importazioni, il valore aggiunto negli scambi commerciali, il valore aggiunto nell'uso finale delle merci, la partecipazione alla catena del valore globale, l'esposizione e l'occupazione associata alle esportazioni dal 2010 al 2022.
diana.marcello@unioncamere-europa.eu
Aggiornato il