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Innovation Procurement Observatory: i dati del 2024

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L’EU Innovation Procurement Observatory ha condotto una nuova analisi, la seconda dal 2020, esaminando il quadro della legislazione e degli investimenti nazionali provenienti dagli appalti per l'innovazione effettuati nel 2022 nei 27 Stati membri dell'UE, nel Regno Unito, in Svizzera e in Norvegia. Si tratta di un settore di grande importanza strategica, soprattutto per mantenere alta la competitività dell’Europa a livello globale. L'Osservatorio si pone l'obiettivo di coinvolgere i policy maker, i committenti pubblici e le altre parti interessate in Europa, promuovendo i risultati della ricerca e rafforzando l'attenzione politica verso l'integrazione dell'innovazione negli appalti pubblici.

Dall'analisi emergono complessivamente segnali di miglioramento rispetto al benchmark del 2020; per esempio si segnalano dati negativi negli action plan solo in Austria, Belgio e Francia. Sul fronte degli investimenti provenienti da appalti pubblici per soluzioni innovative (PPI) e ricerca e sviluppo (R&D), i dati mostrano un lieve incremento, raggiungendo l'11% della spesa complessiva. Nonostante questo progresso, l'Europa resta distante dall'obiettivo del 20% necessario per competere con America e Cina.

Nel benchmarking delle politiche nazionali, l'Italia si trova al 13° posto della classifica generale con un punteggio totale del 37,05%. Il Paese, pur vantando un buon posizionamento relativamente allo spending target, grazie al piano particolarmente ambizioso di incrementare gli appalti per l’innovazione del 10% ogni anno a partire dal 2025, mostra tuttavia evidenti lacune per la mancanza di un action plan, di un sistema di monitoraggio e di incentivi per gli acquirenti nazionali.

hub.polito@unioncamere-europa.eu

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