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DPI e crescita economica: l’impatto sulle imprese europee

foto EUIPO

Lo studio, condotto dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) e dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO), evidenzia il ruolo cruciale dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) per la crescita economica delle imprese in Europa. Intitolato “Diritti di Proprietà Intellettuale e Performance Aziendale nell’Unione Europea”, il rapporto si basa su un’analisi approfondita di oltre 119.000 imprese, di cui 10.994 italiane, provenienti dai 27 Stati membri dell’UE tra il 2013 e il 2022, esaminando l’impatto di brevetti, marchi e design registrati sulle prestazioni aziendali. I risultati mostrano una chiara correlazione tra la titolarità di DPI e il miglioramento delle performance economiche delle imprese. Le aziende che possiedono diritti di proprietà intellettuale registrano mediamente un fatturato per dipendente superiore del 23,8% rispetto a quelle che ne sono prive, con incrementi ancora più marcati per i proprietari di brevetti (+28,7%) e di design registrati (+29,3%). Queste imprese, inoltre, offrono salari più alti del 22%, dimostrando come l’investimento in DPI non solo favorisca la competitività aziendale ma contribuisca anche a migliorare le condizioni lavorative. Salta agli occhi il gap tra PMI e grandi imprese: mentre le prime detengono appena il 9,74% dei diritti di proprietà intellettuale, le seconde arrivano al 49%, evidenziando un divario significativo. Nonostante questa differenza, il report sottolinea come le piccole e medie imprese che investono in DPI ottengano comunque benefici significativi in termini di redditività e crescita. Infine, il documento rivela i settori in cui l’UE eccelle nell’uso dei DPI, come l’informazione, la comunicazione e manifattura, sottolineando l’urgenza di implementare delle politiche volte a renderli più accessibili alle PMI, promuovendo così innovazione e crescita sostenibile.

stefano.dessi@unioncamere-europa.eu

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