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CEC 2024: conferme e novità

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CEC 2024:  consueta brillantezza ma si attendono novità

Anche il Connecting European Chambers del 2024 assolve, con successo, il proprio compito di baricentro di aggregazione per le Camere europee interessate ad approfondire le proprie competenze in materia di progettazione europea ed a costruire partenariati innovativi. Lo confermano i numeri: 120 i partecipanti a questa nona edizione, la prima esclusivamente in presenza dopo la pandemia, provenienti da 24 paesi europei. Italia in bella evidenza, come di consueto, dall’alto dei suoi 33 partecipanti e dei suoi 2 interventi – molto apprezzati – nei Gruppi di Lavoro e nelle sessioni plenarie. Sempre valida la formula che ben distribuisce le presentazioni dei programmi di finanziamento da parte dei funzionari della Commissione e i resoconti delle migliori pratiche a cura degli operatori camerali europei, con una nota di merito per il dinamismo generato dai momenti di networking. Particolare attenzione ha destato la sessione plenaria Roadmap of the chamber of the future, non solo per il coinvolgimento della platea, ma anche per la sua caratteristica principale, deliberatamente visionaria. Un futuro delle Camere che, pur mantenendo il tradizionale legame con le imprese dei territori, sembra lentamente spostarsi da un’autoreferenzialità europea ad uno sguardo maggiormente internazionale, più sintonico con i mercati, consapevole dei benefici ed in grado di utilizzare con sapienza le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. Un cosiddetto bigger picture, decisamente molto ambizioso, che potrebbe non prevedere più una netta distinzione fra la progettazione pura e la visione strategica. Un quadro più grande maggiormente integrato, quindi, che non potrà prescindere da uno sviluppo concreto delle attività di promozione e comunicazione. Se ad Eurochambres resta il compito, per il 2025, di rilanciare lo spazio delle Communities of Interests per connetterle al meglio con gli eventi di networking, alle Camere europee compete quello di tenersi pronte a ravvivarle.

 

stefano.dessi@unioncamere-europa.eu

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