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Nuove priorità strategiche per i fondi di coesione 2021-2027

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La Commissione Europea ha presentato una proposta per modificare l’utilizzo dei fondi della politica di coesione 2021-2027, con l’obiettivo di adattarli alle nuove priorità strategiche dell’Unione Europea, in particolare nei settori della difesa, della competitività tecnologica e del sostegno alle regioni di confine orientali. L’iniziativa nasce dalla necessità di rispondere a nuove sfide economiche e geopolitiche, pur mantenendo gli obiettivi originari della politica di coesione, ovvero la riduzione delle disparità economiche, sociali e territoriali tra le regioni europee.

La proposta prevede che gli Stati membri e le regioni possano riprogrammare parte dei fondi già assegnati, senza introdurre nuovi finanziamenti. In questo contesto, si stima un prefinanziamento aggiuntivo pari a 16,1 miliardi di euro da versare nel 2026, con un impatto netto sul bilancio europeo di circa 3,6 miliardi. I fondi riallocati potranno essere destinati a nuove aree prioritarie come la difesa, l’energia, l’acqua, l’abitazione e le tecnologie strategiche.

Particolare attenzione sarà riservata alle regioni orientali dell’Unione, che beneficeranno di un sostegno rafforzato in termini di prefinanziamenti e flessibilità di spesa, anche con possibilità di finanziamento europeo fino al 100% per alcuni progetti. Le nuove misure puntano anche a stimolare investimenti nelle tecnologie chiave, ampliando il campo d’azione della piattaforma STEP a tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione o localizzazione.

Nel settore della difesa, la Commissione propone di utilizzare i fondi esistenti per potenziare la capacità produttiva del comparto industriale e realizzare infrastrutture resilienti utili alla mobilità militare, specialmente lungo i confini orientali dell’Unione. Anche il tema dell’alloggio riceverà un impulso, con il raddoppio dei fondi destinati all’edilizia abitativa accessibile e la creazione di uno strumento finanziario ad hoc con la Banca Europea per gli Investimenti.

Infine, la proposta prevede sostegni per la resilienza idrica e per lo sviluppo di infrastrutture energetiche, comprese quelle per la mobilità elettrica e la decarbonizzazione industriale. Il pacchetto legislativo sarà ora sottoposto all’esame del Parlamento Europeo e del Consiglio, con l’obiettivo di implementare i nuovi programmi a partire dal 2026.

stefano.dessi@unioncamere-europa.eu

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