Transizione giusta: occupazione al centro

La Commissione Europea punta a rafforzare il sostegno ai lavoratori con una proposta di modifica dei fondi sociali, in particolare dell'ESF+ (Fondo sociale europeo Plus) e dell'EGF (Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione). L'obiettivo è duplice: ampliare il raggio d'azione di questi strumenti e semplificare l'accesso ai finanziamenti.
In un contesto economico globale in rapida evoluzione, segnato da transizioni industriali e crisi geopolitiche, la necessità di interventi mirati e tempestivi è diventata impellente. La proposta della Commissione mira a fornire agli Stati membri maggiore flessibilità nel reindirizzare i fondi dell'ESF+ verso settori strategici come la difesa e le industrie pulite, rispondendo alle nuove esigenze del mercato del lavoro. La proposta rappresenta inoltre un'iniziativa faro del Piano d’Azione per il settore automobilistico europeo e di quello dell’acciaio e dei metalli, e si allinea agli obiettivi della Union of Skills e del Competitiveness Compass europeo.
Parallelamente, si propone di riformare l'EGF, consentendo un intervento precoce, prima dell’insorgere di situazioni occupazionali critiche. Questa modifica permetterebbe di sostenere i lavoratori a rischio, offrendo loro opportunità di riqualificazione e transizione verso nuove professioni. Un'azione preventiva che mira ad evitare interruzioni più ampie e a garantire percorsi occupazionali più fluidi, soprattutto nei settori più vulnerabili ai cambiamenti strutturali.
Semplificare le procedure di mobilitazione dei fondi è un altro elemento chiave della proposta. L'obiettivo è accelerare l'erogazione dei sostegni, garantendo che arrivino rapidamente dove sono più necessari. Un'iniezione di risorse tempestiva può fare la differenza per i lavoratori e le comunità colpite da crisi improvvise o ristrutturazioni aziendali.
Questa proposta si inserisce nel più ampio impegno dell’Unione Europea per rafforzare le competenze e la resilienza del mercato del lavoro. Un approccio che riconosce nel capitale umano il motore di una transizione giusta e sostenibile con un impatto particolarmente rilevante per le PMI, che spesso operano in contesti a rischio e necessitano di strumenti rapidi e flessibili per tutelare e riqualificare i propri lavoratori.
diana.marcello@unioncamere-europa.eu
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