Un’unione doganale sempre più digitalizzata
Lo scorso settembre la Commissione ha adottato la relazione annuale sullo stato di avanzamento del Codice Doganale dell'Unione (UCC) nel 2023. L'UCC prevede importanti semplificazioni per il commercio, come lo sdoganamento centralizzato, l'inserimento del dichiarante nei registri, un portale armonizzato per gli operatori commerciali, nonché maggiori livelli di armonizzazione nei processi e negli scambi tra operatori e amministrazioni doganali.
Il documento illustra i progressi compiuti nell’ambito della digitalizzazione dell’Unione, percorso avviato attraverso la realizzazione di 17 progetti, mirati ad aiutare le dogane a proteggere gli interessi finanziari dell'UE e ad affrontare le varie minacce alla sicurezza dei cittadini.
La relazione classifica le progettualità in sistemi centrali, sistemi decentrati transeuropei e sistemi nazionali, a seconda della componente nazionale richiesta per la loro esecuzione. Mentre i primi, di competenza della Commissione, si segnalano per l’avanzamento costante, i sistemi transeuropei e nazionali fanno rilevare maggiori ritardi nella realizzazione.
Secondo il rapporto, infatti, diversi Stati membri hanno segnalato difficoltà nel rispettare le scadenze a causa di problemi di gestione, carenze di risorse umane e finanziarie, ritardi nelle procedure di appalto e fattori esterni, come la pandemia COVID-19, il conflitto in Ucraina, la Brexit e l'IVA sul commercio elettronico, che hanno ulteriormente complicato la situazione. Come rilevato dalla Commissione, il 60% dei paesi ha dichiarato di essere sulla buona strada, mentre il 25-30% ha riportato un peggioramento della propria situazione dal 2022 a causa dell’accumulamento dei ritardi, e il 10-15%, infine, affronta significative difficoltà.
stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
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