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L'Intervista - Luca Crosetto

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  1. SMEunited rappresenta a livello europeo le organizzazioni dell’artigianato e delle PMI. Quali le priorità che intendete promuovere nella nuova legislatura?

SMEUnited è la voce più importante e rappresentativa dell’artigianato e delle PMI a livello Europeo, oltre ad essere partner sociale europeo. Nel suo memorandum per le Elezioni europee 2024, SMEunited ha formulato sei priorità, che come Confartigianato a livello nazionale abbiamo fortemente sostenuto, per la prossima legislatura:

  1. Promuovere la competitività delle PMI: Creare un ambiente normativo che favorisca la crescita e l'innovazione delle PMI, riducendo gli oneri burocratici.
  2. Transizione verde e digitale: Supportare le PMI nel passaggio a pratiche sostenibili e digitali, fornendo risorse e incentivi per adottare nuove tecnologie.
  3. Accesso ai finanziamenti: Migliorare l'accesso delle PMI ai fondi europei e ai finanziamenti privati, semplificando le procedure e offrendo maggiori garanzie.
  4. Mercato del lavoro flessibile: Promuovere politiche che favoriscano un mercato del lavoro flessibile e competitivo, in grado di rispondere alle esigenze delle PMI e di attrarre talenti.
  5. Dialogo sociale e partecipazione: Rafforzare il coinvolgimento delle PMI nei processi decisionali dell'UE, garantendo che le loro esigenze siano rappresentate e ascoltate.
  6. Riduzione della burocrazia: Semplificare i regolamenti e le procedure amministrative per ridurre i costi e i tempi, migliorando l'efficienza e la produttività.

 

  1. La doppia transizione (green, digitale), come anche le future priorità europee (competitività, difesa) necessitano di un importante supporto finanziario a livello europeo. Su quali direttrici dovrà muoversi l’Unione Europea?

In tema di risorse finanziarie, l’Unione europea dovrebbe semplificare l’accesso alla maggior parte dei programmi UE (come Horizon Europe e InvestEU), la cui complessità ha portato ad una diminuzione complessiva della partecipazione delle micro e delle PMI negli ultimi anni, e la creazione di strumenti mirati per promuovere la partecipazione delle imprese più piccole, adattando i programmi alle loro esigenze e capacità concrete.

In questo contesto, sarebbe opportuno ripensare alcune normative al fine di aumentare la liquidità delle imprese. Ad esempio, negli appalti pubblici, che restano poco attraenti per le micro e le PMI, andrebbe promossa la semplificazione dei documenti di gara, nonché la possibilità di pensare a quote riservate alle PMI (come avviene già in Francia).

Inoltre, l’UE dovrebbe portare a termine la revisione della disciplina sui ritardi di pagamento. I ritardi di pagamento mettono a rischio la liquidità che le micro e le PMI utilizzerebbero per gli investimenti che la doppia transizione richiede. Se i sussidi pubblici sono rigidamente inquadrati nelle regole sugli aiuti di Stato, crediamo che delle regole maggiormente chiare sui termini di pagamento possano essere decisive. Si tratta infatti di liberare un enorme ammontare di capitali, permettendo alle nostre imprese di fare investimenti e creare crescita, rimanendo competitive in un mercato globale frammentato.

In generale, poi, a livello UE andrebbe elaborata una vera e propria politica industriale europea, capace di rilanciare la competitività europea, soprattutto di fronte alle iniziative dei concorrenti internazionali (pensiamo ad esempio all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti).

 

  1. SMEunited ha firmato da poco la dichiarazione di La Hulpe per i diritti sociali. Quale per voi il ruolo delle PMI in materia di progresso sociale?

Il progresso sociale è necessariamente legato alle risorse generate dallo sviluppo economico, alimentato in gran parte dalle piccole e medie imprese in Europa. Per questo, le PMI giocano un ruolo cruciale nell'attuazione dell’agenda sociale dell'UE che la Dichiarazione di La Hulpe intende rilanciare. Questo documento fornisce una buona base per discutere le politiche sociali dell'UE durante l'attuale mandato della Commissione Europea ma, per le discussioni future, va sottolineato che un dialogo sociale efficace può avvenire solo quando anche le PMI vengono rese attivamente partecipi alle decisioni sulle riforme. Per promuovere il progresso economico e sociale, inoltre, è anche fondamentale avere un'agenda forte per la competitività che permetta alle PMI di prosperare, concentrandosi sull'attuazione della doppia transizione e sulla coerenza del quadro normativo.

 

  1. SMEunited, Business Europe, Eurochambres: tre grandi organizzazioni che rappresentano le imprese a livello europeo. Quali gli esempi di successo e quali le prospettive di collaborazione per il futuro?

Sebbene si tratti di associazioni che rappresentano realtà diverse, confermo che SMEunited, Business Europe e Eurochambres collaborano costantemente a livello europeo su temi di rilevanza per il sistema imprenditoriale europeo. Ad esempio, le tre associazioni stanno ultimando il secondo monitoraggio delle proposte della Commissione al fine di verificare se il “Test PMI” sia stato portato a termine. L’obiettivo è infatti quello di analizzare le valutazioni di impatto che la Commissione svolge prima di elaborare la proposta di direttiva o regolamento, accertando che gli effetti sulle micro e PMI siano stati tenuti in debita considerazione nella definizione della proposta stessa.

In generale, direi che così come le associazioni di categoria e il sistema camerale lavorano a stretto contatto per le esigenze del tessuto imprenditoriale a livello nazionale, anche a livello europeo esiste una sinergia positiva per la rappresentanza delle imprese presso le istituzioni UE. Sinergia che va continuamente coltivata e tenuta viva per il bene delle imprese e degli imprenditori che rappresentiamo.

europa@confartigianato.it

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