Erasmus+: ai posti di blocco per il 2025
Lo scorso 11 ottobre la Commissione europea ha pubblicato il programma Erasmus+ 2025. La responsabilità della conduzione del programma spetta alla Commissione europea, che ne gestisce il bilancio e ne stabilisce priorità, obiettivi e criteri e introduce, o meno, nuove azioni o nuove modalità per sostenere iniziative europee di anno in anno. Come è ben noto, il Programma Erasmus+ è attuato in massima parte mediante un regime di gestione indiretta dalle diverse agenzie nazionali nei diversi Stati membri.
Ad una prima analisi, il programma non sembra presentare novità rilevanti. Costituirà, come negli anni precedenti, uno strumento chiave per la costruzione dello Spazio europeo d’istruzione, sostenendo l'attuazione della strategia europea con le relative agende settoriali, compresa la Strategia europea per le università. Promuoverà la cooperazione in materia di politiche giovanili nell'ambito della strategia dell’Unione Europea per la Gioventù 2019-2027 e lo sviluppo della dimensione europea nello sport. Offrirà anche una forte dimensione internazionale contribuendo alla realizzazione della strategia Global Gateway. La Guida al programma, solitamente pubblicata a fine novembre, permetterà un’analisi dei dettagli operativi.
La busta finanziaria per l’implementazione del programma è passata da 4,652 miliardi nel 2024 a 4,954 miliardi nel 2025. Ma se si guarda alla ripartizione interna la CE ha rimodulato i fondi a disposizione per le azioni a gestione diretta e indiretta, operando un taglio sostanziale nelle prime. Infatti, i fondi per le azioni a gestione diretta sono diminuiti da circa 697 milioni di euro nel 2024 a 557 nel 2025, mentre i fondi per la gestione indiretta sono aumentati da circa 3 a 3,434 miliardi di euro tra il 2024 e il 2025.
diana.marcello@unioncamere-europa.eu
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