FERRARA E RAVENNA - Composizione negoziata, dall'avvio della procedura salvaguardati 371 posti di lavoro

Agevolare il risanamento delle imprese che, pur versando in una situazione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario tale da rendere probabile la crisi o l'insolvenza, hanno le potenzialità per continuare ad operare sul mercato: questo l’obiettivo della Camera di commercio di Ferrara Ravenna che, attraverso lo strumento della Composizione negoziata della crisi, introdotta nel nostro ordinamento nel novembre 2021, ha consentito fino ad oggi di salvaguardare dal licenziamento per chiusura dell’azienda 371 posti di lavoro. I dati, inoltre, mostrano che il tempo trascorso tra la data di presentazione dell’istanza di composizione negoziata e la chiusura del procedimento è, in media, di circa 250 giorni, di 357 giorni per quelle chiuse con successo e di 227 giorni archiviate con esito sfavorevole. La fase giudiziale di un concordato preventivo concluso con successo dura invece in media circa 520 giorni.
“Una procedura – ha commentato il presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Giorgio Guberti – che, solo negli ultimi 15 giorni, ha registrato 3 istanze, anche grazie alla recente possibilità di accordi con l’Agenzia delle entrate e riscossione, e la chiusura di altri 2 casi di risanamento che hanno interessato circa 20 lavoratori. Dopo i primi mesi di rodaggio è cresciuto il numero delle imprese che hanno fatto ricorso alla composizione negoziata e, soprattutto, sono significativamente aumentati gli esiti favorevoli che hanno permesso di salvaguardare posti di lavoro con effetti positivi anche sull’indotto. Determinante quindi – ha concluso il presidente della Camera di commercio – è affinare e diffondere i principi e gli strumenti che possono essere oggi applicati ai processi e agli asset aziendali per valutarne la solidità e la vulnerabilità rispetto agli eventi avversi e per creare piani di gestione che consentano di affrontarli con metodo e in ottica di prevenzione minimizzando gli impatti e mitigando le conseguenze operative, economiche e legali”.
La maggior parte delle chiusure favorevoli si registra tra le società di capitali: in particolare, le Srl rappresentano circa il 60% delle imprese, mentre le Spa costituiscono il 20% del totale. Più della metà delle imprese ferraresi e ravennati in Composizione presentano un numero di addetti inferiore alle 9 unità, seguono le piccole imprese con un numero di addetti compresi tra le 10 e le 29 unità. Per quanto riguarda le imprese di maggiori dimensioni, considerando che sono ancora poche – ma in forte crescita - quelle che presentano istanza di accesso alla Composizione negoziata, si rinvengono percentuali comunque significative: il 10% ha un numero di addetti compreso fra 50 e 249 unità. Il settore economico che ha presentato maggiori esiti favorevoli nella composizione negoziata è quello delle attività manifatturiere seguito dal commercio all’ingrosso e al dettaglio e dalle costruzioni.
Le imprese interessate ad accedere alla Composizione negoziata forniscono, in fase di compilazione dell’istanza, una serie di dichiarazioni quali l’appartenenza ad un gruppo d’imprese, la qualifica di impresa “sottosoglia (l’impresa che presenti congiuntamente i seguenti requisiti: ricavi minori di 200.000 €; attivo patrimoniale inferiore a 300.000; debiti inferiori a 500.000 €), la necessità di avvalersi di nuove risorse finanziarie, nonché le risultanze del test pratico di autovalutazione - reso disponibile dalla Piattaforma telematica delle Camera di commercio - la cui redazione consente all’impresa, ancor prima di ricorrere formalmente alla procedura, di verificare se esista o meno una ragionevole perseguibilità del risanamento e valutare l’incisività degli interventi da adottare.
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