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Progetto EULEP: Focus Group sull’Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale nel TURISMO (panel “Imprese”)

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Un panel di imprenditori del settore turistico, invitati da Unioncamere, si sono confrontati il 28 marzo in un Focus Group sull’Intelligenza Artificiale (IA) e Realtà Virtuale (RV) nel settore turistico, nell’ambito del Progetto Eulep.

Il Focus si è concentrato sull’analisi del fabbisogno percepito di competenze innovative su IA e RV e sulle esigenze di formazione in merito.

EULEP, infatti, è chiamato a creare, anche in base al risultato di queste discussioni, una piattaforma aperta di learning experience sui temi dell’IA, della RV e dell’Innovazione Sociale.

Il dibattito si è focalizzato su alcune tematiche, come i primi passi dell’implementazione dell’IA e della RV nel settore turistico, i cambiamenti in atto sia dal punto di vista tecnologico che di valorizzazione delle risorse umane e di fidelizzazione della clientela, in termini di miglioramento dell’offerta commerciale.

Il panel si è soffermato su quali saranno i driver di innovazione nell’offerta turistica e quali siano, ad oggi, le opportunità, i vincoli, le minacce e gli incentivi dell’intero settore nei confronti dei temi dell’innovazione tecnologica.

L’Intelligenza Artificiale potrà valorizzare le risorse umane eliminando alcuni lavori ripetitivi? Oppure può essere una minaccia? È possibile creare nuovi modelli relazionali con la clientela con l’IA e la RV?

Premettendo che questo tipo di innovazione, secondo gli intervenuti, è ancora in uno stato embrionale nel settore turistico italiano, che nella sua maggioranza è composto da piccole e micro imprese, comincia ad essere utile domandarsi se l’IA avrà lo stesso impatto disruptive delle Online Travel Agencies nel riformulare le politiche commerciali, ma anche nel cambiare le modalità del lavoro, affrancandolo dalla routine di alcune azioni ripetitive, liberando “lavoro creativo” o favorendo e ampliando momenti di relazione diretta col cliente, rendendo così più tangibile la presa in cura delle necessità della clientela. Grazie alla IA, i lavoratori potrebbero passare da meri esecutori a coordinatori di attività.

L’IA nel turismo non può essere una minaccia, se diventa strumento al servizio del lavoratore e del cliente: ad esempio, un servizio di customer care con chatbot sarebbe di gran lunga preferibile ad un “copia e incolla” di risposte predeterminate, oppure la creazione di questionari personalizzati post-soggiorno, che tengano conto delle specifiche esigenze espresse dai singoli clienti, piuttosto che quelli di customer care standardizzati

Quali sono state le prime implementazioni dell’IA nel settore della ricettività?

L’applicazione dei sistemi di IA si è innestata prevalentemente sulla creazione di esperienze e di pacchetti turistici, sulla possibilità di rispondere alle esigenze della clientela in modo più veloce, per l’automazione del check-in e del check-out o fornendo la possibilità di far scegliere al cliente i servizi in camera (dal cuscino, alla temperatura ideale della camera ecc.).

È possibile far partecipare al “gioco innovativo” anche le imprese più piccole?

Grazie all’applicazione di sistemi di IA si è potuto realizzare un nuovo modo di gestire i servizi, ma questo processo evolutivo è più semplice per una catena alberghiera che per un piccolo imprenditore indipendente, al quale mancano perlopiù competenze manageriali e skill tecniche digitali.

Una forma di evoluzione del digitale nel turismo potrà venire dall’aggregazione tra imprese piccole, sia in forma di catena che di rete imprenditoriale, mettendo in connessione sistemi fisici con i sistemi digitali.

In buona parte collegate all’aspetto dimensionale delle aziende turistiche, le barriere all’accesso della filiera turistica alle innovazioni si possono ricondurre a quattro macrocategorie:

  • i costi dei sistemi tecnologici avanzati
  • la forma mentis e la formazione dell’imprenditore
  • le competenze e la formazione dello staff
  • il potenziale attrattivo dell’Italia, che la rende sempre e comunque appetibile a livello turistico per i mercati mondiali.

Come migliorare la formazione e le competenze? Come attivare le filiere di apprendimento?

È emerso che per attivare un sistema di apprendimento continuo di formazione on site, servirebbe l’effetto traino sui territori di esempi virtuosi di aziende più innovatrici.

È importante altresì puntare ad un effetto di valorizzazione delle professioni e delle competenze per stimolare le nuove generazioni, come risposta alla disaffezione verso le professioni del turismo. A tal fine sarebbe utile anche una formazione tecnologica superiore o universitaria che rispecchi le esigenze di competenze delle imprese turistiche.

Il Focus Group con imprese leader del settore turistico si è svolto online martedì 28 marzo dalle ore 09:30 alle ore 11:30, nell’ambito del WP2 - Market Analysis del progetto Eulep. L'obiettivo è stato indagare i temi legati alla conoscenza e all’uso dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Virtuale e al relativo fabbisogno di competenze percepito dalle imprese del settore turistico. Al panel “Imprese”, moderato da Flavia Coccia e Fulvio Pellegrini, hanno partecipato Piergiorgio Mangialardi, Presidente di Allegroitalia Hotel & Condo, Stefano Lombardi, Director Dev & Digital Ecosystem di BWH Hotel Group Best Western, Mauro Vinci, Vice presidente Business development di Radisson Hotels, Giancarlo Carniani, Direttore Generale di To Florence hotels, e Marco Coppola, Chief Innovator Officer & Co-Founder di Yellow Square

                                                    Per info: https://eulep.eu                             

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