Progetto EULEP: Focus Group sull’Innovazione Sociale nel TURISMO (panel “Imprese”)
Quali sono le esperienze di Innovazione Sociale delle imprese nel settore turismo?
Il focus group ha cercato di rispondere ad alcune delle questioni più importanti legate all’Innovazione Sociale, attraverso la testimonianza di imprese turistiche protagoniste di questo processo.
La discussione ha fatto emergere una consistente vocazione “sociale” delle imprese partecipanti, sia dal punto di vista dell’inserimento lavorativo delle persone fragili sia dello sviluppo di opportunità di fruizione turistica per persone in difficoltà, in un’ottica di “ospitalità sensibile”.
Il racconto dell’esperienza professionale dei protagonisti ha consentito di definire da un punto di vista empirico cosa l’Innovazione Sociale possa rappresentare nel settore turistico, ovverosia un processo che parte dalla capacità di riferirsi allo specifico tessuto sociale di un territorio, rispetto al quale si agisce con pratiche sperimentali, allo scopo di favorire l’inclusione sociale e professionale dei soggetti fragili e, al tempo stesso di migliorare l’appeal e la piena soddisfazione dell’esperienza turistica di fruitori “fragili”.
Innovazione sociale per tutti gli attori: come si declina in ambito aziendale nel turismo?
L’Innovazione Sociale nel turismo cambia i comportamenti e il benessere sia dei lavoratori sia dei fruitori dell’esperienza turistica, partendo da una forte attenzione alla storia sociale del territorio e alle sue peculiarità, opportunità e sfide.
Il turismo che innova a livello sociale dimostra che non esistono barriere insormontabili all’accesso, per qualsivoglia difficoltà fisica, psichica e/o sensoriale. Se si potesse riassumere in uno slogan, si potrebbe dire “contro ogni barriera”.
L’esperienza turistica si costituisce, allora, come leva di cambiamento del sistema delle opportunità sia per chi lavora nel settore, sia per chi fruisce di servizi dedicati.
Questo fa sì che la qualità dell’accoglienza si costituisca come un fattore di identità dell’offerta turistica, definita come "ospitalità sensibile”. Sensibile al cambiamento, alle diversità, alla domanda personalizzata e alla crescita della persona.
L’Innovazione Sociale aziendale può trainare tutto un territorio?
Dal Focus Group è emerso che, seppur utili allo sviluppo complessivo del sistema, gli innovatori non sono determinanti nei processi di trasformazione del settore turistico a livello territoriale, ma forniscono esempi socialmente inclusivi, sovente vincenti e anche economicamente redditizi.
Risultano, però, esempi isolati e difficilmente replicabili, se non a determinate condizioni strutturali (dimensione aziendale, visione, competenze, imprenditorialità diffusa) e difficilmente riescono a fare da traino all’intero sistema.
Quali possono essere gli esempi virtuosi di Innovazione Sociale nel turismo?
La discussione ha fatto emergere anche alcuni esempi di Innovazione Sociale verso i lavoratori del settore turistico, come l’esperienza alberghiera riminese rivolta agli operatori stagionali, a cui vengono dedicati servizi residenziali decorosi a basso costo. Questa iniziativa ha permesso il miglioramento della qualità della vita professionale degli operatori turistici, con conseguenti ricadute positive sulla qualità dei servizi resi.
Altro esempio indicato è stato l’inserimento lavorativo delle persone fragili, che rappresenta un’opportunità, ma anche un modello di lavoro. Questo ha stimolato, a detta delle imprese intervenute, un doppio empowerment: per il lavoratore che si realizza nell’esperienza professionale e per il turista che entra in contatto con una realtà nuova.
Altri temi affrontati sono stati la destagionalizzazione turistica e la valorizzazione delle aree soggette a fenomeni di spopolamento, per le quali si può agire promuovendo lo sviluppo di un modello di imprenditorialità diffusa, orientata a valorizzare o a riportare alla luce esperienze professionali del passato, nonché quelle tipiche del territorio.
Esperienza turistica e centralità della persona: un nuovo modello per il lavoro e l’innovazione sociale nel turismo
Turismo sociale, o meglio “ospitalità sensibile”, sono parole d’ordine che orientano e guidano la costruzione di modelli di lavoro e di impresa, intesi come estensione della partecipazione all’esperienza turistica
Dal dibattito è emerso che il ritardo nella diffusione e nello sviluppo di tali modelli sembra dovuto soprattutto alla mancanza di cooperazioni stabili tra le imprese e alla difficoltà di immaginare scenari di investimento più lunghi e articolati, tanto che molte innovazioni resistono unicamente grazie alla caparbietà/capacità di innovatori isolati.
Il rischio aziendale delle imprese innovative resta alto e non esistono forme di premialità delle innovazioni da parte delle istituzioni pubbliche, che ne favorirebbero indubbiamente la diffusione.
Come soluzione, si potrebbe promuovere la co-creazione di esperienze imprenditoriali, in un’ottica circolare di scambio di competenze e risorse. Le reti si costruiscono con maggiore facilità a partire dalla condivisione, oltre che di buone idee, di un medesimo approccio etico, della mission sociale e aziendale, della responsabilità sociale dell’impresa: a completamento, sarebbe auspicabile un intervento normativo capace di creare le condizioni più favorevoli per la loro nascita e diffusione.
Last but not least, il ruolo della formazione. In un’ottica di Innovazione Sociale, il lavoro è il terreno su cui i talenti e le competenze, individuali e collettive, si esprimono e fioriscono: le persone che lavorano vanno messe nelle condizioni di esprimere pienamente il proprio potenziale e la formazione ha il dovere di agganciare e soddisfare questa esigenza. Tale impostazione può orientare un’evoluzione dei comportamenti formativi delle aziende, che superi la logica meramente assistenziale, aprendosi alla logica produttiva in chiave sociale.
Il Focus Group sull’Innovazione Sociale con imprese del settore turistico si è svolto online giovedì 30 marzo dalle ore 15:00 alle ore 17:00, nell’ambito del WP2 - Market Analysis del progetto Eulep. L'obiettivo è stato indagare i temi legati alla conoscenza e all’uso dell’Innovazione Sociale e al relativo fabbisogno di competenze percepito dalle imprese turistiche. Al panel “Imprese”, moderato da Flavia Coccia e Fulvio Pellegrini, hanno partecipato Stefano Mazzotti di Bagno 27 (Rimini), Antonio Ferraro di Exprit (Macerata), Stefano Benaglia di Pixelcoop (Rimini), Roberto Vitali di Village4All.
Per info: https://eulep.eu
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