PORDENONE-UDINE - Opus Loci: da domani il primo podcast per raccontare i tesori Unesco del Friuli Venezia Giulia
I siti Unesco del Friuli Venezia Giulia, adesso, si possono anche… ascoltare. È infatti in arrivo, da venerdì 19, Opus Loci, il primo podcast della Camera di commercio Pordenone-Udine, ispirato e dedicato proprio ai cinque Siti patrimonio dell’Umanità ospitati sul territorio regionale, un’ulteriore modo per imparare a conoscerli e visitarli, percorrendo gli itinerari sostenibili del progetto camerale che porta quel nome. Opus Loci è infatti programma avviato qualche anno fa dalla CdC Pn-Ud per mettere in rete eccellenze produttive delle località Unesco (Aquileia, Cividale, Palmanova, Dolomiti friulane e Palù di Livenza) con i magnifici tesori storico-culturali e naturalistici che le contraddistinguono. Il progetto, cucito su misura sul Friuli Venezia Giulia, è diventato “buona prassi” e modello esportabile, già presentato e accolto con entusiasmo all’interno di Mirabilia, l’associazione nazionale (e da poco internazionale) formata dall’Unioncamere e dalle Camere di commercio territoriali che intendono promuovere in modo comune i siti Unesco di tutta Italia, dando più forza anche a quelli meno conosciuti ma comunque preziosi.
Opus loci, già nelle sue premesse, presenta dei veri e propri itinerari da percorrere in piena sostenibilità, in bici o a piedi, scaricabili in forma di mappe dal sito www.opusloci.it. «A queste mappe ora – spiega il presidente Giovanni Da Pozzo – si aggiunge anche il racconto, che ci coinvolge con tante informazioni utili e curiosità, da ascoltare come piccole storie speciali, in ogni momento della giornata».
Opus Loci podcast, ideato in collaborazione con Aipem, primaria agenzia di comunicazione udinese, ha la voce di David Angeli, giovane giornalista, attore e autore friulano, nonché storico per formazione, che oggi vive e lavora soprattutto a Venezia, ma che continua a mantenere saldo il legame con il Friuli attraverso numerose collaborazioni in campo giornalistico e artistico.
I podcast, registrati ai Delta Studios di Vittorio Vella, sono ovviamente cinque e saranno disponibili, ascoltabili e scaricabili uno ogni venerdì a partire come detto dal 19 gennaio su Spotify, sul canale ufficiale della Camera di commercio Pn-Ud. I link delle puntate saranno pubblicati anche sulla pagina dedicata del sito camerale www.pnud.camcom.it, sui social camerali e quindi archiviati anche sul sito opusloci.it, diventando parte integrante della proposta progettuale.
Il podcast è il primo sui siti Unesco regionali ed è anche fra i primi percorsi podcast realizzati dalle Camere di commercio italiane, che hanno tra i loro obiettivi d’azione anche la promozione e valorizzazione del territorio. «I podcast per loro natura devono essere storie affascinanti e interessanti da ascoltare e perciò abbiamo deciso di partire proprio da un tema che a noi sta molto a cuore, quello dei patrimoni dell’Umanità, che vede il nostro ente impegnato da anni su più fronti – aggiunge il presidente Da Pozzo –. Speriamo che gli ascoltatori possano apprezzare questa novità e, per la nostra CdC, che il podcast possa diventare un nuovo canale di approfondimento e divulgazione dell’unicità del nostro territorio, della sua cultura e della sua economia. Ci auguriamo di poter implementare questi strumenti comunicativi con nuovi punti di vista o anche nuove tematiche nel prossimo futuro».
Il podcast d’esordio, in pubblicazione venerdì 19 gennaio, sarà quello dedicato ad Aquileia, la “decana” degli Unesco regionali, riconosciuta già nel 1998. Ed è dalla sua preziosa Basilica che partirà il primo racconto, tra storia, leggenda, territorio e natura. La seconda puntata sarà quella di Cividale, ricca di sorprese e ideale per “perdersi” nei suoi borghi suggestivi e carichi di storia. Tra vette, cielo e natura, si andranno quindi a “scalare” le Dolomiti friulane, per poi riscendere tra bastioni, baluardi, ville e forti nella città stellata di Palmanova. Concludendo, si andrà ancora più indietro nel tempo, esplorando i reperti preistorici e pedalando fra i prati e le sorgenti di Palù di Livenza.
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