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Società Cooperativa Casa del Popolo di Lumellogno

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Forma Giuridica
Soc. Coop.
Camera di Commercio
CCIAA Monte Rosa Laghi, Alto Piemonte (Bl, VC, NO, VB)
Settore
Agricoltura
Email Impresa
cdplumellogno@legalmail.it

Sede

Indirizzo
via Muratori n. 1 - Frazione Lumellogno
Cap
28100
Comune
Novara
Provincia
Novara

Informazioni storiche

Attività Storica
Circolo ricreativo
Indirizzo Sede Storica
via Muratori n. 1 - Frazione Lumellogno
Cap Sede Storica
28100
Comune Sede Storica
Novara
Provincia Sede Storica
Novara
Data dichiarata avvio attività
1920
Descrizione Attività storica

Circolo ricreativo.

Profilo storico

La Cooperativa Casa del Popolo nacque il 23 luglio 1920 a Lumellogno, piccola frazione agricola del Comune di Novara, come Società Cooperativa Anonima denominata ‘Casa del Popolo’. L’Atto costitutivo fu redatto «in una sala al piano terreno del Circolo Operaio Agricolo», attivo sin dal 1883. Non è infatti possibile slegare la storia della Casa del Popolo da quella del Circolo Operaio Agricolo che, nel 1945, divenne Circolo Claudio Fatti per onorare la memoria del partigiano locale caduto in battaglia. Tra gli scopi sociali della Casa del Popolo vi era quello di acquistare o fabbricare un edificio ad uso di sede della sezione socialista, del Circolo Operaio Agricolo, delle Cooperative per affittanze collettive e delle organizzazioni operaie aderenti alla confederazione del lavoro o alla Camera del Lavoro di Novara e ad uso di sale di ritrovo per conferenze, istruzione, educazione. Alla sottoscrizione dell’atto costitutivo vennero nominati i nove membri del Consiglio d’amministrazione che vedeva come suo presidente Giuseppe Ranuncolo. La società acquisì un fabbricato nel 1921 e la ristrutturazione e l’ampliamento del locale avvennero negli anni successivi alla Battaglia di Lumellogno (15-16 luglio 1922): nel 1923 vennero acquistati pure un banco mescita e una scansia, nel 1925 un pianoforte, nel 1930 dieci botti di legno e qualche anno dopo si procedette a rinnovare il locale per consentirne un uso più confortevole. Durante il ventennio fascista, nonostante gli sforzi dei soci cooperatori, la sede del Circolo Operaio Agricolo venne rinominata Circolo Nazionale Roberto Forni. In seguito alla liberazione si cominciò a parlare del Circolo come Circolo Claudio Fatti. Nel 1956 venne approvato il nuovo Statuto sociale della Società Cooperativa Casa del Popolo sul quale si basa quello attualmente in vigore. Nello stesso anno il Circolo Claudio Fatti, aderendo all’Associazione Ricreativa Culturale Italiana (ARCI) rimase unico affittuario dell’immobile della Cooperativa Casa del Popolo, unica proprietaria. La Casa del Popolo, mantenendo fede alle idee dei soci fondatori, continuò ad ospitare associazioni sportive e culturali e restò inoltre sede delle sezioni del Partito Comunista e del Partito Socialista. Negli anni Sessanta e Settanta acquisì nuovi spazi che ne consentirono l’ampliamento. Nel ventennio successivo mantenne, nonostante i cambiamenti nella società, un ruolo centrale e trainante per la popolazione locale. Il sodalizio tra Circolo e Cooperativa si concluse nel momento in cui i soci del Circolo Claudio Fatti non furono più in grado di esprimere un Consiglio di amministrazione e pertanto lo stesso venne sciolto. La Società Cooperativa dovette, suo malgrado, cercare un nuovo gestore dei locali per il bar-ristorante e la sala da ballo presente al piano superiore dell’edificio. Negli anni Duemila si sono susseguiti più ristoratori; questo avvicendamento ha causato anche alcune difficoltà economiche. La Società Cooperativa, ad oggi, continua a garantire che i gestori mantengano prezzi calmierati e spazi adeguati e confortevoli per i propri soci. Il cooperativismo attuale è differente da quello dei soci fondatori poiché ha seguito i cambiamenti intrinsechi della società. La sua importanza come custode della memoria e come catalizzatore per un impegno sociale continuo non può essere sottovalutata.

Immagini

La sede della Cooperativa nel 1945
La Casa del Popolo oggi; Sul lato sinistro si evidenzia l'ampliamento effettuato alla fine degli anni Ottanta