Bilancio di genere
Il Bilancio di genere fornisce una chiave di lettura di come l’operato di un'organizzazione, che agisce apparentemente in maniera “neutra” nei confronti dei propri stakeholder, in realtà produca effetti differenziati sugli uomini e sulle donne.
Le differenze tra uomini e donne – in termini di condizioni di vita, accesso al lavoro, opportunità di carriera, partecipazione alla vita produttiva – implicano la “non neutralità” delle politiche rispetto al genere.
Il Bilancio di genere consente perciò di analizzare, classificare e valutare le voci di bilancio e le politiche di un ente secondo aree direttamente o indirettamente “sensibili” alla variabile di genere. Grazie alle informazioni in esso contenute, gli stakeholder possono formarsi un’opinione circa gli sforzi compiuti per colmare il gap di genere ovvero delle possibili azioni di miglioramento per migliorare le condizioni di pari opportunità. E l’organizzazione che lo presenta può accrescere il suo grado di trasparenza e accountability.
L'esigenza di comprendere la diversa ricaduta sulle donne e sugli uomini nasce dalla consapevolezza che il valore della parità, costituzionalmente garantito, possa intendersi come valorizzazione delle differenze (nel caso specifico, di genere). La questione delle pari opportunità risponde dunque non solo a motivazioni di uguaglianza, ma costituisce una leva per il miglioramento dell’efficienza organizzativa, della qualità dei servizi e del riconoscimento del merito.
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