Piu' forte il ruolo della cultura nell'economia italiana: i dati di "Io sono cultura" 2019 il rapporto annuale di Symbola e Unioncamere
Il Rapporto 2019 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, arrivato alla IX edizione, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione e il sostegno della Regione Marche, è stato presentato oggi a Roma, al MIBAC, dal presidente di Symbola, Ermete Realacci, dal segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, con il coordinamento del segretario generale di Symbola, Fabio Renzi.
Si tratta dell’unico studio in Italia che, annualmente, quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale. I numeri dimostrano che la cultura è uno dei motori della nostra economia e della ripresa.
“L’Italia vanta la quota più elevata di imprese dei settori culturali in Europa, precedendo Francia, Germania, Spagna e Regno Unito”, sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, nel corso della presentazione . “Questo primato si deve a un rapporto molto fecondo nel nostro Paese tra cultura e attività di impresa: la cultura si fa impresa e l’impresa fa cultura. Basti pensare a quanto i settori del made in Italy, che sono leader nel mondo, traggano alimento dal nostro grande patrimonio culturale. Inoltre, proprio le imprese del sistema produttivo culturale e creativo hanno performance migliori rispetto alle altre in termini di occupazione e valore aggiunto. Questi risultati si devono anche all’adozione delle tecnologie 4.0, che riguarda circa il 70% delle industrie creative, quota più elevata rispetto agli altri settori."
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