Camere di commercio: Prete (Unioncamere), Senato respinge di nuovo lo stop alla riforma camerale
Ora i Governatori interessati concludano rapidamente le procedure
Un appello ai Presidenti delle Regioni interessate perché procedano il più rapidamente possibile agli ultimissimi accorpamenti fra Camere di commercio previsti dalla riforma del 2015. Lo lancia il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, dopo che il Parlamento ha deciso ancora una volta di non accogliere un emendamento (in questo caso al DL 21 del 2022, il cosiddetto “taglia-prezzi”), che mirava a bloccare gli accorpamenti mancanti, per portare il numero delle Camere di commercio italiane a 60.
“Siamo al traguardo di una riforma che si trascina da troppo tempo – afferma Prete -. Già 60 Camere hanno completato gli accorpamenti e in Senato è appena andato a vuoto
l’ennesimo tentativo di sospendere le procedure in corso. Facciamo un appello ai Presidenti delle Regioni interessate perché completino rapidamente gli adempimenti necessari a chiudere questa vicenda che non può avere altri possibili sbocchi. Occorre dare certezze ai territori interessati – conclude Prete – e alle imprese che vi operano”.
Attualmente le Camere di commercio in Italia sono 73 e la legge prevede che si riducano a 60; gli accorpamenti non lasceranno comunque nessun territorio privo della sede e degli uffici camerali.
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