Leopoldo Sabbatini, il primo segretario generale
Uomo di spicco, dalle mille sfaccettature, Leopoldo Sabbatini sarà ricordato per sempre come l’ispiratore ed il primo segretario generale di Unioncamere, oltre che quale ideatore dell’Università milanese Luigi Bocconi.
La sua vita è stata descritta da Marzio Achille Romani nel volume Costruire le istituzioni- Leopoldo Sabbatini (1860 – 1914), edito da Rubbettino.
Nato a Camerino nel 1861, ereditò dal padre – fervente combattente nei moti risorgimentali – un profondo amore per la patria e una educazione laica e radicale, ispirata agli ideali di progresso civile e sociale. Negli anni trascorsi a Pisa, dove conseguì la laurea in Giurisprudenza, Leopoldo Achille Giovanni Battista Sabbatini manifestò un interesse spiccato per l’istruzione tecnica e per l’educazione degli adulti. L’ambizione e la voglia di fare lo portarono, nel 1885, a concorrere per la carica di vicesegretario della Camera di commercio di Milano, che ottenne grazie ai suoi titoli scientifici, giudicati i più originali.
Milano, in quegli anni, si presentava come una città in rapida espansione economica, sia nel settore commerciale che in quello manifatturiero, e la locale Camera di commercio era governata e frequentata da “self made men” (basti pensare a imprenditori come i Pirelli e i Bocconi). Il giovane Sabbatini, ebbe modo, pertanto di coltivare i suoi interessi primari, quello per la cooperazione e quello per l’istruzione volontaria, settori nei quali Milano si trovava all’avanguardia.
Egli mise a disposizione delle scuole popolari per adulti (volute, nel 1875, dal Consolato delle associazioni operaie d’arti e mestieri) le proprie competenze, fino a diventare direttore dei corsi. Sua più grande preoccupazione fu esaltare la funzione sociale e professionale delle scuole popolari e, al tempo stesso, di tenere conto delle particolari condizioni degli operai, scegliendo insegnamenti che ampliassero le competenze professionali dei lavoratori.
Alla fine del 1888, con la nomina a segretario generale dell’ente camerale, egli assunse formalmente un incarico che, di fatto, aveva occupato fin a dalla sua entrata nella Camera milanese. Seppe destreggiarsi in modo onorevole nella grave crisi consiliare che portò al commissariamento della Camera e venne incaricato di redigere una bozza del nuovo ordinamento camerale. Spetta a lui il merito di aver condotto in porto la “Statistica al 30 giugno 1891 delle caldaie a vapore, dei motori a vapore, a gas, elettrici e idraulici del distretto camerale di Milano”. Ma il fiore all’occhiello della carriera – fulgida, ma anche irta di ostacoli – di Leopoldo Sabbatini restano la realizzazione della prima “università commerciale”, voluta da Ferdinando Bocconi in onore del figlio Luigi e la costituzione dell’Unioncamere.
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