SONDRIO - Marchio Valtellina, raddoppiate le richieste. 161 le imprese che lo utilizzano
In poco più di sei mesi dal lancio del nuovo marchio, le autorizzazioni triennali rilasciate dalla Camera di commercio di Sondrio sono più che raddoppiate fino ad arrivare a 161: tra i nuovi richiedenti vi sono imprese di diversi settori di attività, attività turistiche, imprese storiche e aziende del settore agroalimentare come pure del manifatturiero.
Il marchio, grazie al supporto di Valtellina Turismo e Distretto Agroalimentare di Qualità, sta inoltre trovando diffusione nelle più importanti fiere nazionali ed internazionali, come pure nelle principali manifestazioni sportive e culturali organizzate a livello locale. Alle 161 imprese che se ne fregiano se ne potrebbero presto aggiungere altre, a seguito dell’allargamento ai cosiddetti “attrattori turistici” adottato dal Consiglio camerale: rientrano in questa categoria le aziende che “svolgono attività dall’elevato potenziale attrattivo nei confronti dei turisti”, ad esempio per la gestione di parchi tematici e di divertimento, campi da golf, sport acquatici e stabilimenti termali e per la conduzione di impianti sciistici e di risalita, che interpretano i valori insiti nel marchio e, al contempo, permettono di diffonderlo presso un pubblico sempre più ampio.
Per attrattori turistici si intendono le imprese con particolari competenze culturali e turistico-territoriali, specializzate e distintive. La scelta di includerle nella platea dei soggetti che possono presentare la richiesta si inserisce nel quadro più ampio dell’azione di valorizzazione del comparto turistico, che rappresenta un traino per il sistema economico provinciale.
La prima di queste imprese ad aver richiesto e ottenuto il marchio è Fly Emotion, in virtù della sua capacità di attirare ogni anno nella Valle del Bitto, ad Albaredo, migliaia di visitatori.
Il marchio Valtellina è un marchio territoriale, che identifica una destinazione turistica, ma anche un marchio di qualità di cui possono fregiarsi le aziende: un segno distintivo, il simbolo del territorio, che viene concesso in forma gratuita alle imprese in possesso dei requisiti indicati nel regolamento d’uso. Possono richiederlo le imprese esportatrici che realizzano almeno il 20% del proprio fatturato all’estero, alberghi e strutture ricettive con almeno il 20% di clienti stranieri o residenti in una regione italiana diversa dalla Lombardia, aziende locali con sedi in almeno altre tre province, imprese del settore ricettivo e della ristorazione in possesso di attestazioni o certificazioni di qualità rilasciate da organismi nazionali e internazionali accreditati, società benefit, “B Corp”, start up innovative, imprese in possesso del rating di legalità e aziende altamente digitalizzate o che abbiano depositato brevetti. Si aggiungono le imprese che partecipano a progetti individuati come altamente coerenti con la strategia camerale, quali le imprese che hanno aderito al progetto “Segale Valtellina 100%”, e le imprese iscritte al registro per l’alternanza scuola/lavoro che hanno ospitato studenti per percorsi di alternanza.
“I dati sono confortanti, e l’impennata delle richieste seguita al lancio del nuovo marchio lo scorso mese di aprile fa ben sperare, ma l’obiettivo è di allargare ulteriormente l’utilizzo - afferma la presidente dell'ente camerale Loretta Credaro - affinché il territorio sia sempre più identificato con il suo marchio, all’interno e all’esterno, e riconosciuto da tutti i cittadini. In questo senso i numeri possono aiutare ma non sono sufficienti, è necessario acquisire consapevolezza della sua importanza e del ruolo strategico che riveste nella promozione del territorio”.
Alla sua diffusione possono contribuire anche gli Enti pubblici che, al pari delle aziende del settore privato, se ne possono fregiare: proprio di recente il Comune di Sondrio ha chiesto e ottenuto di poterlo utilizzare anche sulla carta intestata dei servizi eventi, sport, turismo e marketing e sulla home-page del proprio sito turistico www.visitasondrio.it. L’esempio del capoluogo potrebbe essere seguito dagli altri Comuni. “L’intera provincia di Sondrio deve presentarsi unita sotto un unico brand – continua la presidente Credaro - riconoscersi ed essere riconosciuta come una squadra, uniformando gli strumenti e le azioni di comunicazione. Sfruttare le enormi potenzialità offerte da un marchio provinciale consentirà al nostro territorio e a tutti i suoi attori di essere recepiti, appunto, come una squadra, forte e unita, che agisce per conseguire un obiettivo condiviso”.
Oltre al marchio Impresa, destinato all’apposizione sui materiali di comunicazione istituzionale, quali siti internet, fatture, brochure, biglietti da visita e molto altro, è possibile anche richiedere il marchio Valtellina per i prodotti agroalimentari già destinatari di DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT, SGT, Marchio Collettivo Geografico o certificazione da agricoltura biologica. “Invito le imprese a scegliere di dotarsi del marchio Valtellina - conclude la presidente Credaro - è gratuito, facile da richiedere e rapido da ottenere. Rappresenta un segno distintivo e rafforza il senso di appartenenza: significa aderire a un grande progetto del territorio e sancisce l’impegno collettivo nella valorizzazione e nella promozione di tutto ciò che ci rappresenta e ci caratterizza”.
Tutte le informazioni per la richiesta del marchio Valtellina sono disponibili sul portale dedicato: https://marchiovaltellina.it/, per qualsiasi ulteriore informazione è possibile rivolgersi agli uffici al seguente indirizzo mail: marchio.valtellina@so.camcom.it.
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