VERONA - Partita la II edizione del road show camerale sui temi infrastrutturali
Imprese e associazioni di categoria del Veneto hanno individuato 8 opere urgenti per la competitività del sistema imprenditoriale regionale presentate nella nuova edizione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Veneto” indicizzate con una chiave semaforica rispetto ai tempi previsti di realizzazione: il potenziamento del nodo portuale e aeroportuale di Venezia con un ruolo centrale nella ZLS Porto di Venezia-Rodigino (unica nel Nord Italia); il decongestionamento della rete stradale del basso veneto (SR10, SS309, accessibilità a sud del nodo urbano di Verona); infine, 3 priorità sono relative agli sbocchi della regione verso nord e hanno una criticità elevata a causa di controversie con i territori limitrofi al Veneto, accessibilità al Brennero, prolungamento della A31, prolungamento della A27.
Nel contesto nazionale, la regione si dimostra un territorio resiliente, capace di valorizzare al massimo i suoi punti di forza: nel 2022 si conferma terza in Italia per ricchezza prodotta, con un PIL in crescita del +8,4% rispetto al 2019 e un contributo importante derivante dall’export (45,5%), che cresce del +26,2% rispetto al 2019, realizzato prevalentemente con la modalità stradale.
Tra i punti di forza gioca a favore la posizione geografica strategica, crocevia di nodi multimodali centrali della rete transeuropea di trasporto (interporti, aeroporti, porti) a presidio dei corridoi Baltico-Adriatico, Mediterraneo e Scandinavo-Mediterraneo.
L’indagine nazionale sui fabbisogni logistici e infrastrutturali mette in luce una percezione positiva delle imprese venete rispetto all’attuale assetto infrastrutturale regionale
Elemento di novità di questa edizione del Libro Bianco sono gli indicatori di performance territoriali (KPI), declinati rispetto alle infrastrutture di trasporto e logistica, a quelle digitali ed energetiche, che quantificano il gap di ciascun territorio provinciale rispetto alla media nazionale.
I KPI confermano l’eccellenza del sistema dei trasporti veneto con un ruolo di primo piano nel contesto di macroarea Nord Est e nazionale, soprattutto rispetto al settore logistico, dove 4 territori provinciali ricadono nella top10 nazionale (PD, VR, RO, VE), e all’orientamento verso la transizione green e digitale.
Permane l’elevato divario infrastrutturale del Bellunese, territorio su cui incide fortemente l’orografia, la distanza dai principali nodi multimodali e dorsali di traffico. In vista delle Olimpiadi invernali 2026 è auspicabile che questo territorio acceleri una serie di interventi infrastrutturali.
Se ne è parlato oggi in Camera di commercio di Verona nel corso dell’evento “Le priorità infrastrutturali del mondo economico per un Veneto più competitivo”, organizzato da Unioncamere del Veneto con il supporto tecnico di Uniontrasporti.
L’iniziativa rientra in un “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere italiana attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022.
Dopo i saluti introduttivi del presidente della Camera di commercio di Verona, Giuseppe Riello, il direttore di Uniontrasporti, Antonello Fontanili, e Roberta Delpiano, project manager di Uniontrasporti, hanno presentato la nuova edizione del Programma Infrastrutture che ha portato all’aggiornamento del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Veneto. Valentina Montesarchio, direttore operativo di Unioncamere del Veneto, ha portato la visione e le aspettative del sistema imprenditoriale veneto. Marco d’Elia, direttore della Direzione Infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, ha invece illustrato la relazione sull’andamento del Piano Regionale dei Trasporti e i conseguenti piani di settore in via di attuazione. Alla tavola rotonda dedicata al tema «Accessibilità ai mercati nazionali e internazionali: prospettive, criticità e proposte», moderata dalla giornalista Morena Pivetti, hanno partecipato Andrea Prando vice presidente del Consorzio ZAI, Franco Pasqualetti presidente dell’Interporto di Padova, Fulvio Lino Di Blasio presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Alessandro Peron segretario generale FIAP, Diego Cattoni amministratore delegato Autostrada del Brennero, e Olimpia Di Naro responsabile Sviluppo e Infrastrutture Area Nord Est RFI.
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