La Cooperativa Agricola Braccianti di Campiano fu fondata il 9 agosto 1907. Meno di un anno dopo nacque la Cooperativa Agricola Braccianti di Santo Stefano, alla quale seguirono quelle di San Bartolo, San Zaccaria, Ghibullo e Carraie - San Pietro in Vincoli. I primi anni della Cab Campiano furono difficili: alcuni terreni, verso il mare e nelle basse della Standiana, erano da bonificare; altri, duri da lavorare. I soci braccianti non aumentavano in maniera significativa: erano 80 gli iscritti a libro soci nel 1907 e solo 91 nel 1912. Nonostante le difficoltà nel reperire terreni da coltivare, la Cooperativa Agricola Braccianti di Campiano contava 128 soci alla fine del primo conflitto mondiale. In questo periodo vennero pure introdotte le macchine agricole a vapore. Con l’avvento del fascismo si ebbe la sostituzione dei presidenti delle Cooperative con commissari nominati dal regime e si cercò di unificare le piccole cooperative. Il primo dicembre 1929 avvenne la fusione tra la “Cooperativa Agricola Braccianti di Campiano” e la “Nuova cooperativa agricola di lavoro fra gli operai braccianti di Villa Campiano e di San Pietro in Campiano” con la creazione della “Cooperativa Agricola Sindacale Braccianti di Campiano”. I tempi per le unificazioni si prolungarono in quanto ci furono una serie di assemblee impossibilitate a deliberare per mancanza dei requisiti di legge. Alla fine del secondo conflitto mondiale le due cooperative si separarono per tornare ad essere due entità ben distinte: Cooperativa Agricola Braccianti di Campiano (Legacoop) e Cooperativa Agricola Mazzini di Campiano (A.G.I.C.). Negli anni Sessanta si evidenziò sempre più la necessità di modernizzare l’organizzazione del lavoro in cooperativa. Nacquero i primi consorzi, che avevano come base sociale le cooperative di produzione e i singoli coltivatori diretti. In quegli anni, dalla Federazione, fu presa in affitto l’azienda Casale, furono acquisite la Fabiana, la Ca’ Bruciata, l’azienda Ospedale, tutte aziende che presentavano terre dure. Successivamente venne acquisita una piccola azienda la Giannetta dai terreni migliori. A fine anni Ottanta iniziò la grande stagione delle fusioni. Le prime a fondersi furono Ghibullo e San Bartolo; successivamente San Bartolo, Ghibullo e Carraie vennero incorporate da Campiano. Solo nel 1989 San Zaccaria venne fusa in Campiano e nel 1992 l’ultima fusione avvenne tra Campiano e Santo Stefano. Il 16 novembre 2011 è stata costituita la “Società Agricola Campiano Biogas S.r.l.”. La Campiano Biogas svolge attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili destinata alla vendita tramite l’impianto a biomasse (biodigestore) costruito sui terreni dell’azienda denominata “Valloncello” di proprietà della cooperativa.