Nel 1830 a Calcara (Bologna) venne avviata l’attività di produzione di spazzole ad uso manuale. Le prime attrezzature dedicate alla fabbricazione di spazzole furono costruite a partire da metà dell’800. Erano rudimentali, completamente in legno e venivano azionate manualmente. I filamenti delle spazzole venivano montati a mano sulle assicelle di legno già forate, con un’operazione detta “cucitura”. Un filo metallico o di canapa tratteneva i mazzetti sull’assicella. Questo metodo è ancora oggi utilizzato quando si vuole dare maggiore garanzia di tenuta (ancoraggio) ai mazzetti. Nel 1930 vennero prodotte anche le prime spazzole industriali. In seguito al boom economico l’azienda iniziò la fase della produzione speciale “su disegno” indirizzando l’attività sempre più verso la commessa specifica e sempre meno sul catalogo. Inoltre nel 1960 fu introdotta la prima macchina a strip e poco dopo le prime macchine automatiche meccaniche. In azienda fu Paolo Simoni che soppiantò i moduli in legno e setola con rulli strip, cilindrici e ondulati. A fine anni ‘60 gli spazi della fabbrica situata in via Rappini a Bologna erano diventati sempre più ristretti. Paolo Simoni cominciò a maturare l’idea di trasferire la sede in una zona industriale, uscendo dalla città. A metà degli anni ‘70 venne costruita la nuova fabbrica a Zola Predosa, una zona industriale, molto vicina alla città, decisamente ben servita dalle vie di comunicazione e ricca di aree verdi. Nel 1975 venne poi dismessa la produzione di spazzole tradizionali ad uso manuale. Dagli anni ‘80 in poi, la logica della specializzazione è stata ancor più perseguita e concretizzata. Le macchine automatiche meccaniche avevano grande rigidità ed erano adatte solo a produzioni consistenti. In questo periodo vennero quindi introdotte le prime macchine punzonatrici a controllo numerico che con la loro versatilità hanno aperto la via alla fabbricazione di spazzole industriali fatte a misura per il cliente. Queste macchine fecero entrare in azienda l’informatica. Nel 1989 fu creata la prima macchina con tecnologia a spazzole e nel 2003, grazie all’acquisito dell’edificio di fianco allo stabilimento di Zola Predosa, fu possibile operare in maniera più efficiente e introdurre nuove macchine per seguire lo sviluppo della produzione. Attualmente la fabbrica conta su circa 3.500 mq coperti sopra un’area di circa 7.000 mq.