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Lanificio Leo Sas

LOGO
Forma Giuridica
S.a.s.
Camera di Commercio
CCIAA Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia
Settore
Artigianato
Sito web
www.lanificioleo.it
Email Impresa
info@lanificioleo.it

Sede

Indirizzo
via Cava n. 43
Cap
88049
Comune
Soveria Mannelli
Provincia
Catanzaro

Informazioni storiche

Attività Storica
Lanificio
Cap Sede Storica
88040
Comune Sede Storica
Carlopoli
Provincia Sede Storica
Catanzaro
Data dichiarata avvio attività
1873
Descrizione Attività storica

Industria laniera.

Profilo storico

L'impresa venne fondata nel 1873 a Carlopoli, piccolo centro della presila catanzarese noto per la sua industria laniera, per iniziativa dei fratelli Antonio e Giuseppe Leo. Un locale a piano terra dell'abitazione della famiglia fu la prima sede dell'azienda attiva nella produzione di tessuti di lana. All'inizio del Novecento venne aperta la filiale di Castagna, sul fiume Corace, gestita dai fratelli Mariano ed Emilio subentrati al padre Antonio scomparso nel 1894 e destinati a diventare gli unici proprietari dell'impresa. Alla fine della Prima guerra mondiale il solo Emilio (il fratello Mariano era intanto andato in Cirenaica) decise di trasferire l'attività a Bianchi, paese della provincia cosentina, e di chiudere l'impianto di Castagna. A Bianchi, luogo natale della moglie di Emilio, l'attività proseguì fino al 1935, quando l'impresa si trasferì nella sede definitiva di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. La scelta di spostare nuovamente l'attività era dovuta alla possibilità di alimentare l'opificio in maniera continuativa attraverso l'energia elettrica e, al contempo, sfruttare le potenzialità commerciali di Soveria, posta sulla statale 19 e lungo la tratta ferroviaria delle Ferrovie Calabro-Lucane. Nel 1942, in seguito alla prematura scomparsa di Emilio, l’attività venne proseguita dai figli Antonio e Giuseppe. Dagli anni ’50 in avanti l'impresa calabrese conobbe una rapida crescita sostenuta dalla congiuntura favorevole. L'installazione di nuove macchine e l'aumento della manodopera costituirono la logica conseguenza di quest'espansione. L'attività consisteva sempre nella produzione di tessuti di lana a cui però si era aggiunta quella della decorazione. Sul finire degli anni ‘70, tuttavia, una serie di circostanze (dalla morte di Antonio alla crisi del tessile passando anche attraverso la sostituzione sul territorio delle pecora gentile di Puglia con la razza sarda) portarono a un lento declino dell'attività. Solo nel 1993 si avviò la ripresa con Giuseppe Leo – classe 1922 e divenuto unico proprietario - e il figlio Emilio Salvatore. Negli ultimi anni, ancora attivo il parco macchine di fine Ottocento con cui ancora oggi si realizza parte della produzione, il Lanificio Leo è anche una azienda-museo che coniuga tradizione e innovazione.

Immagini

Impianto di Soveria Mannelli, processo di follatura: follone a tamburi e lavaggio in corda (1935)
Impianto di Soveria Mannelli, rocesso di filatura: filanda (1935)
Impianto di Soveria Mannelli, processo di cardatura: terza carda con divisore (1935)