Il 10 agosto 1902 centotrenta abitanti di Moltrasio decisero di dar vita a una cooperativa di consumo per la vendita di generi alimentari, vino e bevande ai soci e alle loro famiglie. Tra i protagonisti dell'iniziativa molti erano muratori e scalpellini, oltre ad artigiani e pescatori intenzionati ad acquistare all'ingrosso i diversi prodotti spuntando in questo modo prezzi vantaggiosi per poi rivenderli al dettaglio. Il patrimonio sociale iniziale fu alquanto modesto: un locale preso in affitto e una botte di vino avuta a credito. Superate le difficoltà iniziali, la Cooperativa Moltrasina fu in grado nel 1907, grazie anche all'ingresso di nuovi soci, di acquisire lo stabile di via Raschi dove, accanto alla mescita di vino, liquori e gazzosa, venne introdotto il commercio di generi alimentari. Negli anni seguenti la sede venne arricchita dalla presenza di due campi per il gioco delle bocce e, parallelamente, la cooperativa divenne un punto di riferimento per la comunità locale sia per gli acquisti sia come luogo di ritrovo. Nel secondo dopoguerra, quando ormai i soci erano vicini al mezzo migliaio, l'attività sociale venne ulteriormente diversificata attraverso l'edificazione di un forno per la panificazione. Nel 1949 la Moltrasina venne trasformata in una società cooperativa a responsabilità limitata. A partire dagli anni ‘60 la cooperativa comasca conobbe un periodo di stasi se non di regresso dell'attività sociale. Al calo dei frequentatori del bar sociale si aggiunse infatti un certo stallo nelle vendite degli spacci alimentari e la diminuzione della produzione di pane, tale da rendere antieconomico questo ramo di attività. Negli anni a seguire la situazione della Moltrasina era destinata a migliorare grazie anche la concessione in affitto d'azienda dell'intera attività. La presenza del bocciodromo coperto – realizzato alla fine degli anni '60 – avrebbe inoltre assicurato la possibilità di giocare anche nelle stagioni meno propizie, mantenendo inalterate le caratteristiche di luogo d'incontro per gli abitanti del paese. Attualmente i soci della cooperativa sono circa 250 con una significativa presenza femminile. La recente ristrutturazione dei locali e la gestione diretta dell'esercizio dal 2003 hanno significato il rilancio dell'attività nel contesto locale. Iniziative sportive e culturali, incontri formativi sui temi d'attualità sono andati a integrare l'attività socio-ricreativa del circolo nella bella sala del bar-trattoria che propone piatti tipici della cucina lariana e valtellinese.