Nel 1856, dopo alcuni anni di apprendistato, Pietro Orefice decideva di avviare a Cernobbio una sartoria di abiti su misura per uomo. La clientela faceva parte del “bel mondo” aristocratico e alto borghese che già a quell'epoca frequentava la rinomata località del lago di Como. Al fondatore subentrò il figlio Cesare, precedentemente mandato “a bottega” a Milano nella più prestigiosa sartoria meneghina. Dopo Cesare, ormai nei primi anni del Novecento, il figlio Pietro avrebbe guidato il laboratorio fino al 1948. In quell'anno, infatti, entrò nell’impresa il figlio Lino che ancora oggi di sé dice “sono nato sarto....”. Negli anni seguenti la sartoria Orefice conservò la sua posizione tra i più importanti laboratori artigianali, in un'epoca in cui la produzione di abiti si era del tutto standardizzata. Nel 1986 con il medesimo percorso formativo fatto di esperienza in altre sartorie questa volta a Londra e a Milano, Cleto Orefice entrò nell'impresa di famiglia che aveva ora sede in via Regina. Spettò a quest'ultimo, attuale titolare insieme alla sorella Silvia, il compito di conservare i valori della tradizione e i livelli di eccellenza misurandosi con la sfida dell'innovazione e della modernità. Con questo obiettivo Cleto Orefice ha recentemente brevettato un nuovo sistema – il “net tailor” - che permette di rilevare a distanza le misure, ma anche le forme del corpo e della postura del cliente.