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Coronavirus, Camere di commercio europee: voucher temporanei per salvare l'industria dei viaggi

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A rischio un comparto che conta 2,4 milioni di imprese e impiega 13,6 milioni di persone

Voucher temporanei per alleviare la grave crisi di liquidità del settore turistico in Europa messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus. E’ questa la richiesta avanzata dalle Camere di commercio europee, con un occhio alla raccomandazione pubblicata oggi dalla Commissione Ue ed uno ai governi che dovranno prendere le opportune misure al riguardo. In Europa il turismo conta 2,4 milioni di imprese, vale a dire il 10% della base imprenditoriale, impiega 13,6 milioni di persone, ovvero il 9,5% della forza lavoro, e produce il 5,8% del valore aggiunto della business community al netto della finanza.

A dirlo è una nota di Eurochambres - l’associazione delle Camere di commercio europee alla quale aderisce Unioncamere- sulla base di un’indagine svolta su un campione delle oltre 20 milioni di imprese che rappresenta, secondo cui “l’introduzione di un sistema di voucher al posto dei rimborsi in contanti per le cancellazioni delle prenotazioni è la migliore soluzione per dare ossigeno all’industria dei viaggi, ospitalità e trasporti in Europa, prevenendo così le insolvenze e differendo I’obbligo dei pagamenti”. E, in questa direzione, l’Associazione auspica che venga adottato un approccio armonico a livello europeo.

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