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Gennaro Auricchio Spa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Cremona
Settore
Industria
Sito web
www.auricchio.it
Email Impresa
info@auricchio.it

Sede

Indirizzo
via Dante n. 27
Cap
26100
Comune
Cremona
Provincia
Cremona

Informazioni storiche

Attività Storica
Produzione formaggio
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1877
Descrizione Attività storica

Lavorazione, produzione e commercializzazione formaggio.

Profilo storico

La storia del Provolone inizia con il “Segreto di don Gennaro” che fonda la sua azienda nel 1877 a San Giuseppe Vesuviano, vicino a Napoli. Una ricetta esclusiva e speciale che dona al provolone un sapore unico e inconfondibile. Il provolone Auricchio si afferma velocemente e, sul finire dell’Ottocento, il cognome del suo produttore diventa sinonimo del formaggio stesso, creando uno stretto legame nel consumatore tra marca e tipologia di prodotto. In quel periodo, per far fronte alla scarsità di latte presente in Campania e alla crescente richiesta di provolone Auricchio, Antonio, uno dei figli impegnati nell’attività paterna, decide di mettersi in viaggio per la Pianura Padana in cerca di latte buono ed abbondante. A Cremona trova una zona fertile e ricca di bovini da latte. Così inizia ad organizzare il lavoro di casari locali, insegnando loro come produrre il provolone, formaggio fino a quel momento quasi sconosciuto nel nord Italia. La fama del provolone Auricchio si accresce, sia in Italia che all’estero, e con i primi emigranti varca l’oceano ed arriva negli Stati Uniti. Nel 1949 la sede legale ed amministrativa di Auricchio, ormai divenuta società per azioni, viene trasferita a Cremona. All’epoca la produzione avveniva in oltre 100 piccoli caseifici distribuiti lungo la Pianura Padana. A San Giuseppe Vesuviano il provolone veniva stagionato, affinato e da qui venduto in tutto il mondo. Nel 1976 la produzione viene concentrata nello stabilimento di Pieve San Giacomo, alle porte di Cremona, dove è collocato ancora oggi dopo svariati ampliamenti e ammodernamenti. Con la crisi del 1992, l’allettante offerta di una multinazionale straniera porta a mettere in vendita il 50% dell’azienda. Il Presidente Gennaro Auricchio, nipote dell’omonimo fondatore, con i figli Antonio, Giandomenico e Alberto rileva tutte le azioni messe in vendita e ricompone la proprietà in un unico nucleo famigliare, come era nel lontano 1877. È il rilancio dell’azienda: da qui inizia una strategia di crescita per acquisizioni che porterà al gruppo societario che è oggi.

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