La Ceramiche Cecchetto venne fondata a Nove, nel Vicentino, nel 1828 per iniziativa di Giovanni Cecchetto. Già a quell'epoca il comune veneto era noto per la produzione di ceramiche, tra le quali quelle realizzate utilizzando pasta bianca su imitazione inglese. Anche Giovanni Cecchetto era un valente ceramista novese e dal matrimonio con Maria, nipote del grande maestro Giovanni Maria Baccin (morto senza figli), ereditò la fabbrica di ceramiche con il vicino mulino “pestasassi” di sua proprietà. L'attività venne poi proseguita dai discendenti di Giovanni fino ad arrivare, ormai nei primi decenni del Novecento, a Giovanni Maria Cecchetto. Numerose le partecipazioni a esposizioni e fiere come anche i riconoscimenti ricevuti come ad esempio la medaglia d'oro a Roma nel 1911 e il diploma a Tripoli in epoca fascista. La produzione consisteva sempre in stoviglie, scodelle, piatti, ninnoli e altro ancora ma, specie dopo la crisi dei primi anni ‘30, la domanda era notevolmente calata fino quasi ad arrestarsi. In questo contesto Giovanni Maria Cecchetto decise, così come avrebbe fatto suo figlio Antonio, di dedicarsi alla lavorazione di materiali refrattari e impasti ceramici. L'idea si sarebbe rivelata vincente, tanto che l'impresa sarebbe diventata una delle maggiori fornitrici delle tante fabbriche di ceramiche della zona. Il grande boom della ceramica novese, in parallelo con la forte crescita dell'economia nazionale a partire dal secondo dopoguerra, contribuì all’affermazione della Ceramica Cecchetto Srl, oggi guidata da Giovanni Cecchetto, che rappresenta la settima generazione. L'attività prevalente si concentra sui refrattari per l'industria e per l'infornamento della ceramica, oltre agli impasti ceramici di tutti i tipi: terraglie, gres e porcellane.