Nel 1830 Giorgio Jäneke, originario di Misselwarden un paese tedesco sul Mare del Nord, impiantava a Milano una manifattura per la produzione di pettini, realizzati con materiali naturali quali corno, avorio, tartaruga e legno. Ben presto al primo stabilimento in Contrada dei Visconti (l'attuale piazza Diaz) se ne aggiunse un secondo in Contrada San Simone (ora via Cesare Correnti). Nel 1847 e nel 1857 l'imprenditore venne premiato dall'Imperial Regio Istituto Lombardo di Scienze, Lettere e Arti. Intorno al 1885 i figli di Giorgio Jäneke trasferirono l'intera attività in via De Castillia nel rione dell'Isola. Negli anni seguenti l'impresa venne proseguita da Gaetano Jäneke che nel 1907, constatata l'inadeguatezza dello stabilimento milanese, decise di trasferire l'attività a Veduggio, località della Brianza. Dal 1913, in seguito alla scomparsa del padre Gaetano, l'azienda proseguì sotto la guida dei figli Giorgio, Mario e Cesare. Nei decenni seguenti l'azienda riuscì a passare indenne sia la crisi del ‘29 che gli eventi bellici del secondo conflitto mondiale. Nel dopoguerra i discendenti di Giorgio Jäneke ripresero l'attività che, oltre alla tradizionale produzione di pettini, si era allargata alla fabbricazione di spazzole, specchi da toeletta e da borsetta ed altri accessori per profumerie realizzati interamente con materie plastiche. La rete commerciale venne modificata in modo da fornire direttamente i dettaglianti (in particolare le profumerie ed i grandi magazzini) invece di un numero limitato di grossisti. Negli anni Cinquanta venne iniziata la produzione di componenti industriali (dall'ingranaggio al contenitore per profumi), che arrivarono a coprire circa il 20% della produzione totale. Nel 1977 l'azienda venne trasformata in società a responsabilità limitata. Negli anni seguenti il flusso di esportazioni raggiunse non solo l'intera Europa, ma anche Nord e Sud America, Giappone, Corea e paesi arabi. Attualmente, la proprietà dell'impresa è ancora della famiglia Jäneke, giunta alla quinta generazione.