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Fonderia Michielli Snc di Michielli Roberto e C.

logo
Forma Giuridica
S.n.c.
Camera di Commercio
CCIAA Treviso-Belluno
Settore
Artigianato
Sito web
http://www.michielli.it/
Email Impresa
info@michielli.it

Sede

Indirizzo
via Roma n. 10
Cap
32040
Comune
Vodo di Cadore
Provincia
Belluno

Informazioni storiche

Attività Storica
Fonderia e lavorazione artistica
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1827
Profilo storico

La prima notizia certa sulla Fonderia Michielli risale al 7 dicembre 1827 ma è probabile che l'attività fosse cominciata tempo prima. Sempre in quell'anno il fondatore Francesco Michielli, che nel 1821 era stato premiato alla Scuola di pittura dell'Accademia di Belle arti di Venezia, ottenne una menzione d'onore, sempre nella città lagunare, per dei saggi di acciaio fuso in verghette. Nel 1839, dopo che Francesco aveva fatto erigere dei forni a Casbeno nel Varesotto, l'impresa ottenne il privilegio esclusivo per dieci anni per un nuovo metodo di costruzioni per le fornaci da calce, che era risultato economicamente vantaggioso oltre a fornire un prodotto di maggior qualità. Nel 1853, alla scomparsa di Francesco, sono i fratelli a portare avanti la fonderia cadorina, che tuttavia nel 1882 venne distrutta da un'alluvione. Nel 1905, come risulta dalla documentazione, l'attività è ripresa con Arcangelo Michielli, autore di diverse oggetti (candelieri, crocifissi e lampade) che arredano alcune chiese della zona. Nell'ottobre del 1916, per la seconda volta, la fonderia venne distrutta insieme al resto del villaggio di Campo (frazione di Cortina d'Ampezzo) da un incendio. Nel 1919 sempre Arcangelo, insieme ai figli, riprese l'attività. Nel 1925 l'impresa fu tra i soci del Consorzio dell'Artigianato Artistico Ampezzano. In quel periodo utilizzava per le fusioni i bossoli e le granate che Agostino Michielli recuperava con i figli nelle zone di guerra. Nel 1936 la fonderia venne completamente ricostruita a Campo di Sopra e dotata di ben tre forni meccanici. Durante la Seconda guerra mondiale, l'azienda produsse bronzine per i mezzi tedeschi e piastre in ghisa per le cucine da campo militari per conto di un'officina di Brunico. Negli anni seguenti furono presenti nell'impresa i fratelli Agostino e Luigi con i relativi figli Renzo, Agostino e Giulio. Diverse le benemerenze conseguite (per esempio a Firenze nel '57 e Padova nel '60) e le opere realizzate spesso citate in diversi articoli di stampa. Nel 1980 i fratelli Renzo e Agostino insieme ai figli Roberto e Danilo formarono la società di fatto Fonderia Artigiana Michielli. Nel 1997, in seguito al ritiro di Renzo, i due nipoti Alessandro e Federico hanno fatto il loro ingresso ufficiale nella compagine sociale, che in quella data prende la denominazione attuale. Nel 2007 l'impresa ha lasciato la sede storica cortinese per trasferirsi a Vodo di Cadore, luogo di residenza dei proprietari.

Immagini

Due candelabri eseguiti da Arcangelo Michielli e i figli Agostino e Luigi per la chiesa di S. Leonardo in Val Badia (1911)
Bronzino con zampa e testa piede rigato: pentola caratteristiche che si usava una volta sul fuoco
Un manufatto della fonderia artistica: una giraffa, un cervo e un capriolo tratte dal catalogo degli anni Sessanta