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UniCredit S.p.a.

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Milano-Monza-Brianza-Lodi
Settore
Industria
Sito web
www.unicredit.it

Sede

Indirizzo
piazza Gae Aulenti n. 3
Cap
20154
Comune
Milano
Provincia
Milano

Informazioni storiche

Attività Storica
Banca - Istituto di credito
Cap Sede Storica
16100
Comune Sede Storica
Genova
Provincia Sede Storica
Genoa
Data dichiarata avvio attività
1870
Descrizione Attività storica

Banca - Raccolta del risparmio e esercizio del credito.

Profilo storico

La Banca di Genova nasce nel 1870 con un capitale di 1,5 milioni, su iniziativa di banchieri e armatori di secondo piano. Le operazioni sono esclusivamente a breve (sconti e anticipazioni) con in più alcune tipiche operazioni marittime come le anticipazioni su polizze di carico e bastimenti. La facoltà di acquistare azioni crea non pochi problemi negli anni seguenti. Sorta come istituto specializzato nel credito a breve, sull'esempio di istituti fondati nei mesi successivi (Banco Commerciale Ligure, Banco Unione) decide nell'agosto 1871 di aggiungere allo statuto l'acquisto di merci, titoli pubblici nazionali ed esteri e genericamente di poter impegnare parte del capitale in operazioni della durata fino a tre anni per fare mutui e anticipazioni ad armatori e imprenditori di opere pubbliche. In pratica, adegua lo statuto ai modelli che si stanno affermando in città e un po' in tutta la Liguria che sono quelli delle operazioni gestite dai banchieri privati, in primo luogo il finanziamento del commercio e la compravendita in proprio di merci. Le risorse della Banca di Genova provengono in gran parte dal capitale raccolto e dalla sua veloce rotazione, nonché dal risconto delle cambiali presso la Banca Nazionale. Ma un ruolo importante è giocato, già nei primi anni, dalla raccolta di depositi, con ogni probabilità i fondi degli stessi banchieri interessati all'istituzione: alla fine del 1872, la Banca di Genova raccoglie 8 milioni di lire in conti correnti, cifra abbastanza fuori dalla norma per la media delle società ordinarie. Nel 1894 raggiunge un accordo con altri tre gruppi bancari (la Vonwiller & C. di Milano, la Manzi & C. di Roma e la Robert Warschauer & C. di Berlino), operazione che porta la Banca di Genova a cambiar nome nel 1895 in Credito Italiano. Nello stesso anno le azioni della banca vengono ammesse alla contrattazione alla Borsa di Milano. Nel 1905 il Credito Italiano acquista la Banca Meuricoffre di Napoli e nel 1907 sposta la direzione generale da Genova, dove rimane la sede legale, a Milano, nuova capitale finanziaria del Regno. Sempre nel 1907, partecipa con la Banca d'Italia e la Banca Commerciale Italiana al salvataggio della Società Bancaria Italiana. Inizia anche ad espandersi sui mercati internazionali, aprendo le sedi di Londra (1911) e New York (1917). Nel 1911 fonda, in partnership con capitali belgi, la Banca Italo-Belga in Sud America (Brasile, Argentina e Uruguay). Nel 1919 vengono acquistate la Banca del Monferrato, la Banca di Legnano, il Credito Varesino e una forte partecipazione nella Banca Unione. Nel 1930 il Credito Italiano (seconda banca italiana) acquista la Banca Nazionale di Credito (terza banca italiana, costituita per liquidare la Banca Italiana di Sconto). Nello stesso anno il Credito, trovandosi a sua volta in stato d'insolvenza, viene salvato dall'Istituto di Liquidazioni. Nel 1933, l'Istituto per la Ricostruzione Industriale (Iri) assorbe l'Istituto di Liquidazioni e con esso il Credito Italiano. Nel 1946, subito dopo la fine della guerra, il Credito Italiano insieme alle altre due banche dell'Iri partecipa alla fondazione dell'istituto di credito a medio e lungo termine (Mediobanca). Negli anni Settanta vengono riaperte le filiali di Londra (1971) e New York (1973) e nel decennio seguente vengono aperte le filiali di Pechino (1987), Madrid (1988), e Hong Kong (1989). Nel 1991 viene acquistata la Banca Mediterranea di Credito. Nel 1993 viene fatta un'offerta pubblica di vendita con la quale si privatizza la banca (è la prima banca pubblica in Italia a essere privatizzata). Nel 1995 il Credito Italiano acquista il Credito Romagnolo e un interesse di controllo in Rolo Banca 1473. Nel 1998, dalla fusione di Credito Italiano, Rolo Banca 1473 e Unicredito (formato da Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (Cariverona), Cassa di Risparmio di Torino, e Cassamarca), nasce Unicredito Italiano. Nel 1999, a UniCredito Italiano si aggiungono Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e Cassa di Risparmio di Trieste; l'espansione internazionale inizia con l'acquisizione di Bank Pekao SA, la seconda banca commerciale polacca. La politica di allargamento continua anche in seguito, facendo di UniCredito Italiano il terzo gruppo bancario occidentale dell'Europa centro-orientale. Il 1º gennaio 2003 UniCredito Italiano adotta il marchio UniCredit. Nel 2005 UniCredit, la banca più grande d'Italia, si fonde con HVB Group, la seconda banca più grande della Germania, per creare la quarta banca più grande dell'Europa continentale. Nel 2007 acquisisce il Gruppo Capitalia (a sua volta risultato della fusione del 2002 tra Banca di Roma, Bipop-Carire, Banco di Sicilia, Mediocredito Centrale e Fineco), diventando la seconda banca d'Europa. L'Assemblea dell'8 maggio 2008 delibera, infine, il cambio di denominazione da UniCredito Italiano a UniCredit. [Profilo storico estratto dal portale www.bancheitaliane.org e redatto da E. Berbenni]

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