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S.r.l. PR.I.V.I. Produzione imbottigliamento vini italiani

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Forma Giuridica
S.r.l.
Camera di Commercio
CCIAA Modena
Settore
Commercio
Sito web
www.chiarli.it
Email Impresa
italia@chiarli.it

Sede

Indirizzo
via Daniele Manin n. 15
Cap
41122
Comune
Modena
Provincia
Modena

Informazioni storiche

Attività Storica
Imbottigliamento e commercializzazione vini
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1860
Descrizione Attività storica

Imbottigliamento e commercializzazione Lambrusco e altri vini tipici.

Profilo storico

Nel 1860 Cleto Chiarli aprì l'Osteria dell'Artigliere nel centro storico di Modena dove produceva e commercializzava Lambrusco per gli avventori. Nel 1875 i figli costruirono una nuova e più capiente cantina in via Poletti e, grazie a una forte espansione e affermazione della Cantina Chiarli, nel 1925 crearono l'attuale sede. Sono anni di grande espansione commerciale ottenuta grazie alla capacità dell’azienda di innovare e perfezionare le tecniche di produzione, allo sviluppo dei trasporti e all’aumento dei consumi di vino frizzante di qualità. Il timone della Chiarli è in mano al figlio di Cleto, Anselmo, e con lui già negli anni ’30 la produzione supera abbondantemente il milione di bottiglie l’anno. Fatto questo eccezionale in un’epoca nella quale il Lambrusco era fermentato unicamente in bottiglia. L’azienda inizia ad esportare i suoi vini in Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti e Sud-America. La Seconda guerra mondiale porta danni e distruzioni anche a Modena. Nella primavera del 1944 la Chiarli viene colpita dal bombardamento che distrugge lo stabilimento. Sono i figli di Anselmo, Giovanni e Giorgio, che nel 1946 riavviano l’attività della Chiarli interrotta per oltre due anni. Sulla scia dell’entusiasmo post-bellico e del boom economico la produzione si allarga fino a raggiungere i 4 milioni di bottiglie già negli anni ‘50. Il 1959 segna un cambiamento epocale nella metodologia di produzione del Lambrusco. Proprio in quell’anno infatti la Cantina Chiarli installa alcune autoclavi di fermentazione ed inizia a produrre Lambrusco utilizzando il metodo Charmat. Ora con questo metodo si possono ottenere vini più profumati, fruttati, armonici grazie soprattutto alla gestione di una fermentazione controllata. Il vino frizzante e spumante non è più riservato alle occasioni speciali ma diventa comune sulle tavole degli italiani. Dal 1964 i figli di Giorgio, Mauro e Anselmo, ormai la quarta generazione, vengono coinvolti in azienda. Siamo alla vigilia di grandi cambiamenti di mercato: il vino italiano conquista i mercati esteri, vengono disegnate e regolamentate le denominazioni e nel 1970 nascono le tre DOC dei Lambruschi Modenesi (Sorbara, Grasparossa e Salamino di S. Croce). La Cantina Chiarli, sull’onda del successo del Lambrusco, allarga la sua produzione fino a raddoppiare il numero di bottiglie vendute. La Chiarli resta fedele all’idea di Cleto, il fondatore: il vino deve essere sempre una tipica espressione del territorio senza compromessi. È una strategia premiante visto che la produzione arriva a quasi 20 milioni di bottiglie delle quali il 50% è rappresentata da Lambrusco DOC. Nel 2000 a 140 anni dalla sua fondazione i fratelli Chiarli danno vita a un loro sogno: creare una cantina di altissima qualità. Così all’interno di Villa Cialdini viene creata una modernissima cantina dove la tecnologia più avanzata consente di esprimere massimi livelli qualitativi ai vini da uve Sorbara, Grasparossa e Pignoletto. Arrivano i premi delle principali guide e il riconoscimento di istituzioni mondiali tra cui Top 100 di Wine Spectator. La gamma in breve si amplia con nuovi vini frizzanti e spumanti. Nel 2010 un nuovo passo in avanti. Con le uve dell’Azienda di Sozzigalli, si accetta di sfidare il metodo classico dimostrando come il Sorbara abbia doti straordinarie e possa donare spumanti con un connubio frutto/finezza inarrivabile.

Immagini

Diploma della Società modenese per l'Esposizione agricola industriale, 1887
Le mestranze dell'impresa, al centro in seconda fila il fondatore Cleto Chiarli, con mustacchi bianchi e orologio nel panciotto,1895
Menzione d'onore all'Esposizione universale di Parigi, 1900
Interno della cantina, 1934
Esterno dell'azienda, 1940
Attestato di ringraziamento dei dipendenti in occasione della celebrazione dei 100 anni di attività, 1960
Diploma "Gambero Rosso", 2019