Somet S.r.l.

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Informazioni storiche
Fabbro ferraio, commercio attrezzi agricoli, vendita prodotti siderurgici e metallurgici.
Nel 1905, Vincenzo Tardino avviò la sua attività di fabbro ferraio, specializzandosi nella vendita di attrezzi agricoli e articoli simili. Il suo laboratorio, situato in via Verdi n. 92 a Canicattì, divenne rapidamente un punto di riferimento per i residenti e i contadini della zona. Con il passare degli anni, il giovane nipote di Vincenzo, Salvatore Tardino, entrò nella bottega dello zio come apprendista. Sotto la guida esperta di Vincenzo, Salvatore apprese l’arte della lavorazione del metallo, acquisendo competenze preziose che gli avrebbero permesso di portare avanti la tradizione familiare. Compiuti i diciotto anni Salvatore aprì un suo laboratorio in un locale situato in via Solferino n. 12. Nonostante le difficoltà iniziali e il limitato capitale a disposizione, Salvatore investì i risparmi accumulati per dotarsi degli strumenti essenziali per il lavoro: un mantice, una morsa, un’incudine, una mola e piccoli attrezzi necessari alla lavorazione del metallo. Salvatore concentrò la produzione principalmente sugli attrezzi agricoli, realizzando zappe, asce, falci e vomeri per aratri. Questi strumenti, fondamentali per il lavoro nei campi, venivano venduti durante le fiere e nelle piazze dei paesi limitrofi. Nel 1939, dopo essersi sposato con Maria Salvaggio, ebbe un figlio, Giuseppe, che fin da piccolo ammirò il padre al lavoro o durante le fiere. A soli undici anni Giuseppe cominciò la sua formazione professionale presso l’officina fabbro-meccanica dello zio materno, Nino Salvaggio. Si trovò catapultato in una realtà nuova, sia per le tecniche di produzione sia per le realizzazioni (balconi, portoni, cucine a vapore, accessori per porte e finestre). Nel 1959, all’età di tredici anni, anche l’altro figlio di Giuseppe e Maria, Vincenzo, affiancò il fratello Giuseppe nell’officina dello zio, per imparare il mestiere. Per poter aprire un’officina insieme al fratello, Giuseppe dovette attendere il servizio militare e nel 1962, dopo essersi congedato da sergente, iniziò l’attività nei locali del padre in via Solferino n. 12; poco dopo si trasferì assieme al fratello in un piccolo locale di 42 mq, che il padre aveva preso in affitto in via Manzoni n.65. Giuseppe si registrò alla Camera di commercio con la ragione sociale “Tardino Giuseppe fabbro meccanico” e acquistò a rate le attrezzature necessarie per dare inizio all’attività. Cominciò a trattare le barre in ferro e le lastre per serrande di due ditte di Palermo. Contestualmente l’attività del padre cominciò a declinare a causa dell’arrivo di moderni macchinari come trattori e mietitrebbie. Nel 1967 venne invece ufficializzata la società “Tardino Giuseppe e Vincenzo” e nel medesimo anno i fratelli acquistarono un lotto di terreno, in via Santi Romano, dove in breve tempo costruirono l’officina. Qui si producevano tramite tre presse piegatrici, semilavorati in lamiera e si cominciarono a vendere i profili per serramenti. Contestualmente l’azienda decise di interrompere le forniture di prodotti finiti ai privati, destinando la produzione esclusivamente a fabbri e serramentisti e ampliando il settore commerciale con l’importante introduzione di prodotti quali profilati in alluminio e tubolari in acciaio neri e zincati. Nel 1975 cessò l’attività di Salvatore Tardino, mentre i fratelli ampliarono l’area produttiva acquistando un magazzino confinante di altri 100 mq. Ma la crescente e incessante richiesta da parte della clientela portò l’azienda, grazie a un prestito, ad avviare la realizzazione di una nuova struttura di 2.000 mq. Questa scelta finanziaria, che inizialmente permise di iniziare i lavori, si rivelò dopo poco tempo disastrosa, in quanto il finanziamento venne interrotto a causa di un cavillo burocratico, mettendo l’azienda in ginocchio e prossima alla chiusura. Solo grazie alla tenacia e al coraggio dei fratelli Tardino, l’azienda non cedette a questa grave crisi economica e, assistiti dal cognato di Giuseppe, il rag. Pietro Cipollina, trovarono dei rimedi finanziari per superare le difficoltà. Nacque così la “Somet snc” con avvio attività il 02/01/1982. Negli anni successivi venne ampliata la gamma dei prodotti destinati al commercio e vennero acquistate nuove e importanti macchinari per la produzione, come la linea di taglio, la calandra e la profilatrice per lastre di serranda. Nel 1998 – e poi ancora nel 2003 - la struttura venne nuovamente ampliata. Oggi la Somet Srl è gestita dalla terza generazione della famiglia Tardino con Salvatore, responsabile del settore acquisti e vendite, Damir, responsabile della gestione degli ordini, del loro approntamento e successiva distribuzione, e Marco, responsabile della contabilità e della gestione finanziaria. Dal 2020 al 2023 la Somet srl è una realtà che conta 6000 mq di soli spazi coperti, effettuando investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari per la produzione e trasformazioni di lamiere. Oggi è in atto un processo di transizione verso l’industria 4.0 con l’obiettivo di implementare il sistema di controllo di qualità, di processo e delle performance del sistema di produzione, tramite la digitalizzazione di processi.