Panificio Cricco Sas di Leorsini Giuseppe & C.

Sede
Informazioni storiche
Forno, produzione di pizze e pasticceria fresca e secca.
Nel paese di Acquasparta il cognome di Cricco è indissolubilmente legato al forno, al pane e alla pizza da molto più di cento anni. Fin dal 1760 infatti la famiglia Cricco si occupa di panificazione anche se si è spostata nel corso dei secoli prima da Orvieto a Spoleto e poi da Spoleto ad Acquasparta, dove si è radicata da più di cento anni. Negli archivi del Comune, l’attività di Cricco Atanasio risulta censita nel Prospetto statistico dei molini e dei forni esistenti nel Comune di Acquasparta nel 1916-1917, anche con due forni pubblici. Infatti, il panificio non è solo votato alla produzione propria di pane, pizza e prodotti da forno, ma spesso funge da forno collettivo poiché le famiglie del centro storico che non hanno un forno proprio, ma impastano il pane in casa, lo vanno a cuocere, a pagamento, nel forno di Cricco. Nel 1923 Anastasio Cricco è regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di Terni con l’attività di panettiere sita in via delle Mura, in pieno centro storico. Il figlio Giovanni (nato nel 1909) nel frattempo, per un breve periodo (1931-1933), apre una sua attività di commercio di “prodotti di pizzicheria e generi diversi” in via Umberto I. Padre e figlio decidono quindi di unire le forze e di creare una società per la panificazione e per il commercio che rimane iscritta alla locale Camera di Commercio fino al 1954. L’esercizio si trova sulla via principale, ma il forno è sempre nel centro storico. L’attività di Giovanni prosegue come ditta individuale dal 1954 al 1974 con le due ubicazioni: la produzione e panificazione in via Colonna (dove ancora è sita l’attività) e la vendita al dettaglio in via Umberto I. Il figlio Mario cresce nell’attività con il padre Giovanni e la prosegue fino alla sua morte nel 2017 insieme alla moglie Maria Gabriella Bartolucci. Si alternano alla panificazione e alla vendita per tutta la loro vita; insieme arrivano col furgoncino delle consegne la mattina presto e ritornano a casa la sera. La pizza di Pasqua dolce o salata o altre specialità tradizionali vanno prenotate in tempo perché la capacità di produzione è limitata ed è rigorosamente artigianale proprio come faceva Atanasio. La figlia Letizia cresce nel panificio e, dopo la laurea, decide di continuare l’attività familiare affiancando i genitori e poi tramandando i segreti della panificazione ad uno dei figli, Giuseppe. Ora tre generazioni, Gabriella, Letizia e Giuseppe, gestiscono il forno storico sempre in via Colonna, 79.