L’attività nella gestione forestale da parte della famiglia Neri sembra risalire al XIX secolo. Gli atti ufficiali registrano solo nel 1908 un’attività di sfruttamento dei boschi locali da parte di Olinto Neri che inizia a commerciare, anche su vasta scala, in tutta la regione e in quelle limitrofe, i prodotti forestali autoctoni quali quelli della quercia, del castagno, del pino, ecc., particolarmente adatti come legna da ardere o come sostegni per vigneti, o componenti di vanghe, pale e picconi. I prodotti derivati da una primaria lavorazione sono, fin dalle origini, consegnati con mezzi di trasporto aziendali. Con un graduale impiego di seghe ed altri strumenti meccanici di taglio, l'azienda si aggiorna nel tempo e produce prodotti sempre più elaborati quali travature per coperture, "marciavanti" per miniere, gabbie per pollame, ceste per conigli, ecc. Nel 1933, il figlio Guido, che già da qualche anno lavorava accanto al padre, gli subentra a seguito della sua morte in un incidente automobilistico. Su suggerimento della moglie e del cognato Aldo (negoziante di tranciati dal legno, nazionale ed esotico, in Bologna), aggiunge alla propria attività la commercializzazione di segati dal legno in tavole e di varie essenze: abete, pioppo e cipresso, oltre a castagno (provenienti sia dalle foreste locali sia da quelle dell'arco alpino), di pannelli di compensato, multistrato, truciolare faesite ed affini, destinati alle attività artigianali locali di edilizia e di falegnameria dei mobili e serramenti. Nel 1966, il figlio di Guido, Alessandro, che si diplomerà di lì a tre anni ragioniere, inizia ad amministrare gradualmente l'azienda paterna. Iscrittosi all' Università come studente lavoratore, inizia a viaggiare, anche all'estero, soprattutto in Austria, favorendo nuovi rapporti commerciali, mediante la collaborazione in importazioni di legnami resinosi provenienti dal Centro Europa, dalla Scandinavia (pino e abete), dal Nord America (Douglas Fir, Hemlock, ecc ) e da altre provenienze. Laureatosi in giurisprudenza e sposatosi, Alessandro affianca l’attività paterna, ma in nome proprio e nella dimensione dell'impresa familiare artigiana, insieme alla moglie. Nel nuovo insediamento a valle della città, realizza un nuovo capannone e si dota di aggiornati strumenti meccanici sia per la lavorazione che per la movimentazione del legname. In considerazione del volume d'affari e rispondendo a prescrizioni nella normativa aziendale, a partire dal 2010 l’azienda abbandona lo status artigianale e provvede a creare altri due nuovi soggetti: Francigena-Legnami srl e Neri-Legnami srl, deputate ciascuna rispettivamente al commercio all’ingrosso e al dettaglio del legno.