Era il 1830 quando il falegname Amadio De Santa detto “Pitaciu” avviava, in località Vico a Forni di Sopra, in provincia di Udine, un'attività volta alla realizzazione di mastelli e botti. A lui successe prima il figlio Gio Batta Luigi e in seguito dal 1909 il nipote Giovanni Antonio. Quest'ultimo introdusse la produzione di una serie di contenitori in legno utilizzati per alimenti e liquidi (per esempio, l'aceto), di botti per produrre burro e mastelli da bucato. Con il tempo, l'attività si diversificò ulteriormente con la realizzazione di sedie e piccoli mobili. Nel 1924, grazie a un prestito della locale Cassa rurale ed artigiana (di cui era stato uno dei fondatori), Giovanni Antonio De Santa costruì una centralina idroelettrica sul Tagliamento con l'obiettivo di dotare la sua falegnameria di un motore elettrico. Dal 1938 al 1942, mentre il figlio Paolino era sotto le armi, l'impresa produsse anche calci per fucili per conto della bresciana Beretta. Con la fine del conflitto l'azienda acquistò un impianto di segheria. Le esigenze della ricostruzione unite alla chiusura del commercio di legname con l'Austria contribuirono al rapido sviluppo dell'impresa. Nel 1956 il forte aumento della domanda – determinato dal miracolo economico – consigliò i De Santa a trasferirsi in una segheria più ampia posta in località Cella, sempre a Forni di Sopra. Nei primi anni ‘60 l'azienda mise in funzione uno dei primi essiccatoi per il legname e l'attività comprese anche travi prismati e tavolame venduti sul mercato nazionale. Nel 1971 Paolino De Santa insieme ai figli fondarono l'”Industria carnica legnami ed affini”, la cui nuova sede si trovava in località Cella: una segheria moderna con 40 dipendenti che produceva, tra l'altro, parquettes, pannelli listellari per l'arredamento e l'edilizia. Nei primi anni '80, tuttavia, l'attività andò in crisi, venne ridimensionata e in parte diversificò la sua produzione. Nacque così Legnolandia che inizialmente si concentrò sulla commercializzazione dei legnami, della carpenteria e di un comparto nuovo quale quello dell'arredo giardino (casette, fioriere, giochi e arredi per l'esterno). L'azienda fu in grado di costruire i primi parchi gioco, che negli anni sarebbero diventati l’attività principale. A oggi l'impresa friulana conta circa 40 addetti ed esporta in tutto il mondo.