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Ingros Carta Giustacchini Spa

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Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Brescia
Settore
Commercio
Sito web
http://storia.giustacchini.it/
Email Impresa
marina.brambilla@giustacchini.it

Sede

Indirizzo
via Vittorio Emanuele II n. 17
Cap
25030
Comune
Roncadelle
Provincia
Brescia

Informazioni storiche

Attività Storica
Rivendita carta al dettaglio e all'ingrosso - Selezione e vendita materie prime per cartiere
Indirizzo Sede Storica
via Vittorio Emanuele II n. 17
Cap Sede Storica
25030
Comune Sede Storica
Roncadelle
Provincia Sede Storica
Brescia
Data dichiarata avvio attività
1813
Descrizione Attività storica

Bottega per la rivendita di carta al dettaglio e all’ingrosso e per la selezione e vendita di materie prime per cartiere e lanifici.

Profilo storico

Nello 1813 Giuseppe Giustacchini, già titolare di una cartiera a Nave, decise di espandere l’attività imprenditoriale della famiglia con l’apertura a Brescia di una bottega, o fondaco, per la rivendita di carta al dettaglio e all’ingrosso e per la selezione e vendita di materie prime per cartiere e lanifici: stracci e cascami di lino e canapa, ossa animali e carniccio. Il fondaco si trovava originariamente nell’antico vicolo del Rastrello, attualmente parte di via San Faustino, quartiere storico e centro delle attività artigianali e commerciali cittadine. Per seguire più da vicino l’attività commerciale, Giuseppe affittò la cartiera di Nave ad una famiglia locale, gli Zanca. Quando nel 1845 Giuseppe morì, il negozio di via San Faustino passò al figlio Pietro Faustino (1811-1859) che ne cambiò la denominazione in Ditta Pietro Giustacchini fu Giuseppe. Nel 1859 Pietro morì prematuramente lasciando l’eredità del negozio di Brescia e la cartiera di Nave ai figli maschi. La Ditta Giuseppe e Fratelli Giustacchini fu Pietro si presentava ora sulle carte intestate come “negoziante di carta e stracci con fabbrica di carte e cartoni di paglia in Nave” con sede in “via Cavour n. 991 vicino Porta Cremona olim St. Alessandro”. Nel 1876 i fratelli Giustacchini giunsero alla divisione dei beni paterni e così il negozio cittadino restò a Giuseppe, con la denominazione di Ditta Giuseppe Giustacchini. Il giro d’affari della ditta si ampliò su tutto il territorio nazionale e nel 1879 un nuovo ampio magazzino venne aperto in zona Fiumicello, primo di una serie di luoghi per lo stoccaggio della merce collocati in diverse zone di Brescia oltre a un nuovo punto vendita in corso Palestro in affiancamento al negozio storico che si arricchiva della compravendita del ferro. Il 28 marzo 1895 Giuseppe morì, lasciando al figlio primogenito Pietro Primo Giacinto (1869 -1938) la conduzione dell’azienda familiare che lui seppe rendere ancora più moderna. Nel 1904 infatti incontrò il veronese Francesco Muttinelli, titolare di una già avviata fabbrica di carte da gioco, e con lui fondò la Società per la fabbricazione delle carte da giuoco F. Muttinelli & C. con sede in via Nino Bixio a Brescia. Già nel 1905 però Pietro si vide costretto a sciogliere la società a causa dell’insolvenza del Muttinelli, ma questa esperienza diede nuovo impulso al settore editoriale della ditta Giustacchini, inaugurato qualche anno prima dal padre Giuseppe. Dalla tipografia Giustacchini di via XX Settembre uscirono, oltre alle carte da gioco, quaderni di uso comune, la “Nota della lavandaia”, il “Nobile giuoco della dama”, una preziosa “Tombola geografica”, stampati pubblicitari, calendari, raffinate cartoline illustrate con vedute di Brescia pubblicate in diverse edizioni a partire dal 1899. Tra le edizioni Giustacchini si ricorda anche la terza edizione del periodico bresciano satirico e cronachistico “Guasco”, fondato dal poeta Angelo Canossi e dall’artista Arnaldo Zuccari. Nel 1917 il negozio di via Palestro venne trasferito in via Nino Bixio, nei locali della disciolta Società per le carte da gioco. In questi anni di guerra per la ditta Giustacchini il settore trainante fu quello della compravendita del ferro, ma la crisi economica legata al difficile periodo postbellico costrinse la ditta a diversificare l’offerta commerciale con una vasta gamma di articoli, dalla carta da stampa a quella da impacco e da involto, dal cartone al pezzame utilizzato per la pulitura delle macchine industriali. Con gli anni Trenta vi fu una generale ripresa che portò nel 1934 la ditta Giustacchini ad aprire un nuovo magazzino in via Francia, poi via Somalia. Il negozio invece venne dapprima trasferito in via Giordano Bruno, poi, sul finire degli anni Trenta, in via XX Settembre. Nel 1938 la ditta ottenne dall’Unione dei commercianti bresciani l’importante riconoscimento di ditta centenaria, per i suoi “124 anni di ininterrotta attività nello stesso asse familiare”. In questi anni la ditta contava trentatré dipendenti, quasi il doppio rispetto al decennio precedente, destinati a raddoppiare ulteriormente nei primi anni Quaranta. Alla morte di Pietro, nel 1938, la guida dell’azienda passò ai figli Giuseppe, Alberto, Davide e Pietro, che la condurranno fino al 1981. Riccardo, fratello minore, arruolato in guerra, partecipò alla campagna di Russia e, tornato in Italia dopo quattro anni di prigionia, seguì un diverso percorso professionale. Durante gli anni Sessanta sarà anche sindaco di Concesio. Nel 1948 la ditta venne trasferita in via Solferino e nei primi anni Cinquanta si trasformò in società per azioni. Nel 1963 la Camera di commercio conferì alla società Giustacchini la medaglia d’oro con diploma di azienda ultracentenaria, “attestazione di benemerenza per l’attività svolta in tanti anni”. Quando nel 1981 Davide Giustacchini, storico amministratore dell’azienda, morì, il figlio Giuseppe (Pinuccio) raccolse il testimone della tradizione familiare e nel 1982 diede vita alla Ingros Carta Giustacchini.

Immagini

Lavoratori Cartiera Giustacchini di Nave ad inizio Novecento. Nave, archivio Rossetti
Tombola geografica prodotta dalla Ditta Giustacchini Giuseppe, inizi Novecento. Brescia, archivio storico Giustacchini
Diploma di Ditta Centenaria assegnata alla Ditta Giustacchini dall'Unione dei Commercianti bresciani, 1938. Brescia, Archivio Storico Giustacchini.
L'asciugatura della carta su stenditoio