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Goppion Caffe' Spa

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Treviso-Belluno
Settore
Industria
Sito web
https://www.goppioncaffe.it/
Email Impresa
info@goppioncaffe.it

Sede

Indirizzo
via Terraglio n. 48
Cap
31022
Comune
Preganziol
Provincia
Treviso

Informazioni storiche

Attività Storica
Torrefazione - Commercio caffè
Cap Sede Storica
0
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1858
Descrizione Attività storica

Torrefazione e lavorazione del caffè e affini.

Profilo storico

Luigi Goppion non ebbe un’infanzia facile. Nato nel 1859 fu abbandonato dalla madre e lasciato in orfanotrofio. Anche la storia del cognome è incerta: forse in origine era Goppingen e suo padre era tedesco. Divenuto adulto ebbe un’intuizione: aprire un bar trattoria con vendita di alimentari nel centro di Lughignano. L’idea era quella di offrire ristoro e accoglienza a chi passava di lì. Così cominciò a tostare il caffè, nella palla di ferro sopra le braci del camino. Lo lasciava in infusione, per bollitura, e lo serviva caldo ai clienti del negozio e della locanda. L’attività ebbe fortuna, ma la vita si rivelò ancora amara. Ebbe quattro mogli che morirono tutte prima di lui. Luigi ebbe anche quattro figli. Dal figlio Pietro nasceranno sei figli maschi: Angelo, Luigi, Giuseppe, Giovanni, Olivo e Ottorino. Angelo, il più vecchio, fu il primo a partire. Venne mandato come radiotelegrafista ad Addis Abeba, in Etiopia, dove rimase anche dopo la fine del colonialismo. Dopo la guerra lo raggiunse anche il fratello Giovanni. Il lavoro non c’era e bisognava crearsi una strada. Così i due decisero di fare quello che sapevano fare: aprirono un piccolo alimentari di prodotti italiani; molti si vendevano sfusi, come già faceva qualche anno prima il loro nonno, Luigi. Accadde però qualcosa in Etiopia, il paese dove il caffè è nato. Durante la loro permanenza Angelo ebbe un figlio da Irene che l’aveva raggiunto dall’Italia: Sergio nacque infatti ad Addis Abeba nel marzo del 1938. Passò qui i primi anni, per poi tornare in Italia tra il 1942-1943. In Italia la situazione era difficile: era in corso la Seconda guerra mondiale e il 7 aprile 1944 Treviso fu distrutta dai bombardamenti. Finita la guerra, nel 1948, arrivò un’occasione: acquistare una piccola attività, quella di un torrefattore proprio nel centro della città di Treviso. Angelo e Giovanni prima, e poi tutti gli altri fratelli, stavano dietro il banco. Un negozio che nel retro tostava il caffè e davanti lavorava come caffetteria e vendita del caffè sfuso. Il lavoro aumentò e richiedeva una sede più grande che in quel decennio vide la luce alle porte della città. Agli inizi degli anni ’50 venne inaugurata la prima sede, a due passi dal centro. Dei fratelli, Ottorino, il più giovane dei sei, scelse di andare oltreoceano, in Venezuela per fare fortuna. Poco dopo lo raggiunse Olivo, per vedere da vicino la produzione di caffè. A Caracas come “Hermanos Goppion” fondarono la “Cafè San Antonio”. Olivo si occupava della tostatura, Ottorino della vendita. Olivo scelse di restare, Ottorino invece tornò in Italia nel 1958. Da allora passarono anni prima di ricongiungere la famiglia sotto quella lettera che oggi è anche il marchio distintivo: la “G” rossa disegnata nel 1965 dall’architetto Umberto Facchini. Con Angelo, Giovanni e Ottorino, nel 1983 l’azienda divenne società per azioni e oggi è nelle mani della quarta generazione della famiglia Goppion. Sergio, Paola, Mario loro figli, e poi Silvia che rappresenta la quinta. Piano piano si comincia ad arrivare in nuovi mercati. La Germania, prima di tutti. Poi la Polonia e tanti altri. È una crescita graduale che si fonda sui valori umani e sulla tradizione.

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