La ditta del Geom. Magnati Renato è un’impresa che opera da almeno quattro generazioni nell’ambito di lavori edili, stradali, opere fluviali, acquedotti, fognature e nella ristrutturazione e progettazione civile e industriale. Tracce della sua attività si ritrovano in realtà anche precedentemente: nel 1723 si registra la presenza ad Ancogno nei pressi della Cantoniera San Marco sul confine con il territorio dei Grigioni, di Pietro Magnati (da Venezia) fu Giovanni Battista, quale manutentore della strada Priula voluta dalla Repubblica della Serenissima. In epoche relativamente più recenti la ricostruzione dell'attività dell'impresa è maggiormente documentata. Nel 1898 il capomastro Giuseppe Magnati, che fu anche sindaco del Comune di Mezzoldo (tra il 1911 e il 1914) di cui la famiglia è originaria, ebbe l'appalto per i lavori di ampliamento del locale cimitero. Tra i lavori realizzati si registra la partecipazione all'asta per la costruzione della strada carreggiabile tra Averara e Santa Brigida nel 1915 e nel 1926 i lavori di sistemazione della casa parrocchiale di Mezzoldo. Nello stesso comune realizzò anche alcune palazzine. Il figlio Filippo, che aveva seguito studi tecnici ottenendo la qualifica di assistente di cantiere, agli inizi degli anni Trenta, in seguito della morte del padre, ereditò l'impresa di famiglia. Si aggiudicò numerosi appalti e realizzò diversi tratti della strada Bergamo-Mezzoldo, seguì lavori per l'Azienda Elettrica Milanese, realizzò fabbricati per la Società Italiana Gessi di Averara e vari immobili civili tra cui il rifugio Madonna delle Nevi a Mezzoldo, il Municipio di Azzano San Paolo e alcune case popolari a Vercurago in provincia di Lecco. Renato Magnati a soli 14 anni, ammalatosi il padre, lo affiancò nell’attività. Diplomatosi geometra e pure lui futuro sindaco di Mezzoldo, seguì lavori vari tra cui la realizzazione della linea elettrica Ponte dell'Acqua-Olmo al Brembo in provincia di Bergamo. Con l'improvvisa morte del padre prese in carico la ditta di famiglia iscrivendola a suo nome sia alla Camera di Commercio di Bergamo sia all'Associazione Nazionale Costruttori Edili. A lui si deve la realizzazione di alcune opere per l'Acquedotto di Fonteno, lavori fognari in Val Cavallina, opere per le strade che collegano San Pellegrino Terme con le sue frazioni e nello stesso comune il ponte di Pregalleno dove realizzò anche alcuni complessi residenziali. In seguito all'alluvione del 1987 realizzò opere di sistemazione idraulica nel bacino del fiume Brembo. Altri edifici residenziali li progettò insieme alla figlia Lara, architetto, costruendo in bioedilizia e vincendo un premio internazionale per l'architettura. Con il figlio Aldo, laureato in geologia, affrontò numerosi lavori di pronto intervento nel contesto montano, il recupero dei canali all’interno del progetto delle vie dell’acqua per Expo 2015 e la realizzazione per la Metropolitana Milanese di un parcheggio multipiano. Tra gli altri lavori la tangenziale esterna in provincia di Treviso. Tutti i figli con ruoli differenti operano nell’impresa di famiglia insieme ad una decina di dipendenti: gruisti, ponteggiatori, autisti e operatori macchine, operai qualificati e specializzati. L’impresa gestisce l’acquisto di terreni edificabili e la realizzazione degli immobili e ne segue nel tempo la manutenzione e l’amministrazione, sviluppa piani urbanistici e paesaggistici, lottizzazioni in ambiti turistici montani e marini in Italia e all'estero. Opera nel settore della bioedilizia, del risparmio energetico, restauri e ristrutturazioni, opere stradali, edilizia civile industriale, acquedotti e fognature, sistemazioni fluviali, ingegneria naturalistica, terre armate, consolidamenti ambientali, bonifiche, demolizioni speciali, scavi in roccia, movimenti terra, parcheggi, elettrodotti, gasdotti, oleodotti, ed esegue lavori in alta quota con l'uso dell'elicottero. All'interno dell'impresa è presente lo studio di progettazione che collabora con alcune amministrazioni locali, con il Politecnico Milano e con la Soprintendenza ai beni architettonici.