La villa, una delle residenze dei Marchesi Niccolini, originari di Badia a Passignano, ha sopportato nel tempo infinite variazioni strutturali, ed è addivenuta agli ultimi discendenti di un ramo familiare che nel 1800, a seguito dell'aggiunta eredità Alamanni, ne ha abbinato il nome: Rodolfo, famoso compositore e musicista fondatore della Società Filarmonica, che fu in tarda età appassionato agricoltore; Luigi, letterato ed anch'egli agricoltore. Passarono molto del loro tempo al "Cantuccio" ed a seguito di grandi lavori e lussuosi abbellimenti le diedero l'aspetto affascinante che è giunto fino ad oggi. La proprietà, nonché l’attività agricola, passarono ad altro ramo della stessa famiglia, i Niccolini di Camugliano: il senatore del Regno, Eugenio Niccolini, famoso scrittore e appassionato cacciatore, ne curò i boschi e le vigne con quell'amore per la natura che tanto traspare da suoi scritti. Per ramo femminile la fattoria giunse agli attuali proprietari, i Conti Passerin d'Entrèves. Nel corso degli ultimi secoli poco è cambiato dell'incontaminata bellezza dei boschi e della campagna circostante.