Faffa dal 1851 Il Fornaio Sas di Faffa Valentina & C.

Sede
Informazioni storiche
Forno di cottura del pane all'origine; produzione di prodotti di panetteria e pasticceria da forno.
Da generazioni i Faffa sono una famiglia di possidenti, divenuti poi mugnai e fornai. Originari della Germania sud-occidentale, emigrarono in Italia intorno al 1600 circa. Tra gli antenati, Luigi e il fratello Vincenzo (nati a fine ‘700) sono ricordati come “molinari” del Mulino Vecchio (già Molino di Santa Giuliana) e del Molino dello Spedale di Ponte San Giovanni, paese ai piedi di Perugia. Alla loro attività di mugnai e poi di fornai si affiancava da sempre un’innata passione per le arti in genere, in modo particolare per l’ebanisteria e la musica. Vincenzo Faffa, figlio del possidente Luigi, fu colui che iniziò l’attività di fornaio nel 1851 a Ponte Valleceppi di Perugia, facendo incidere questa data su una pietra sistemata a mo’ di architrave sopra la cappa dell’antico forno a legna, situato nella bottega della casa di sua proprietà. Luigi Faffa (1828 – 1907) ereditò dal padre anche il forno di Ponte Valleceppi, dove l’attività fu proseguita dal di lui figlio Aurelio (1866 – 1937) nipote del fondatore; un altro dei figli, Luciano, trasferitosi a Perugia, aprì a sua volta un forno (che oggi non esiste più) in via Ulisse Rocchi, già via Vecchia. È nella bottega dello zio Aurelio che il nipote Enzo Faffa, nato nel 1914, iniziò l’attività di fornaio come aiutante a tempo perso, poiché essendosi diplomato all’Accademia di Belle Arti, lavorava come falegname ebanista a Perugia. Dalla morte dello zio Aurelio fino al 1939 (mentre l’attività del defunto fornaio fu portata avanti con alterne vicende dai suoi figli Ciro e Menotti, addetti ad altri mestieri) Enzo frequentò i laboratori dei forni di Perugia allora più conosciuti come il Forno Lepri e il Forno Ceccarani. Solo nel 1939 i cugini (proprietari) gli affidarono il forno. Nel 1947, ottenuta la licenza a suo nome, Enzo riscatto il forno, pochi mesi prima di sposarsi e di trasferire l’attività nei nuovi locali al civico 7, dove tuttora l’azienda si trova. In tutti questi anni, prima da solo e poi insieme alla moglie Gemma Lucarelli, con grandi sacrifici e grandi capacità, seppe dare prestigio all’azienda. Purtroppo morì prematuramente nel 1973, lasciando la gestione dell’attività alla moglie e al figlio Luigi che nel 1977, insieme a sua moglie Antonella, ne assunse la guida con la denominazione Forno Faffa di Faffa Luigi, a testimonianza della continuità che lega la famiglia attuale al fondatore. Dal 2002 il forno è diventato una società a conduzione familiare con l’ingresso anche delle figlie Elisa e Valentina: quest’ultima oggi ne è custode, collaboratrice e legale rappresentante.