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Ditta Francesco Bongiovanni società in nome collettivo di Giancarlo Bongiovanni e C.

logo
Forma Giuridica
S.n.c.
Camera di Commercio
CCIAA Bologna
Settore
Commercio
Sito web
www.bongiovanni70.com
Email Impresa
giancarlo@bongiovanni70.com

Sede

Indirizzo
via Ugo Bassi n. 31/F
Cap
40121
Comune
Bologna
Provincia
Bologna

Informazioni storiche

Attività Storica
Edizioni musicali librarie e discografiche
Indirizzo Sede Storica
via Rizzoli n. 28
Cap Sede Storica
40125
Comune Sede Storica
Bologna
Provincia Sede Storica
Bologna
Data dichiarata avvio attività
1904
Descrizione Attività storica

Casa editrice specializzata in edizioni musicali e discografiche.

Profilo storico

Nel 1886 il ventenne Francesco Bongiovanni partì da San Piero Patti, piccolo Comune del messinese, per compiere il servizio militare a Bologna. Lo accompagnavano l’amore per la musica e per il flauto che suonava nella banda del paese e avrebbe suonato anche nel reggimento dei bersaglieri e sotto la direzione di Arturo Toscanini. Terminato il periodo di leva, Francesco fu assunto nel negozio di musica “Riuniti stabilimenti musicali Giudici & Strada – A. De Marchi – A. Tedeschi di Paolo Mariani fu Carlo”. Nel maggio 1903 Francesco si definiva “rappresentante” di questo negozio, e nel giugno 1904 lo rilevò, diventandone proprietario e fondando lo “Stabilimento musicale Francesco Bongiovanni”. L’attività del negozio si fondava principalmente sull’edizione e sul commercio di spartiti, nonché sul noleggio e la vendita di strumenti musicali. Alla fortuna di Francesco contribuì senz’altro una particolare atmosfera della Bologna di inizio ‘900, che diede vita al Gabinetto di musica da Bongiovanni e in particolare al “Cenacolo musicale”, chiamato anche “cenacolo delle beffe”, che  ogni giorno, verso le 18, si animava all’interno del negozio. Grazie anche alla vivacità del cenacolo, già nel 1925 la Casa editrice poteva vantare un catalogo ricco e vario che comprendeva anche opere teoretiche e scientifiche, libri di interesse musicale, musica vocale da camera, duetti, opere e operette, cori, inni, musica sacra e spartiti per pianoforte, organo, violino, viola, violoncello mandolino, chitarra, arpa, nonché (a noleggio) partiture per orchestra. Oltre alle opere molte delle edizioni Bongiovanni dell’epoca si distinguevano per i loro eleganti frontespizi, affidati a disegnatori liberty, illustratori, incisori e decoratori. Francesco avviò anche pubblicazioni a carattere periodico: in particolare, una collana di musiche per mandolino e chitarra e un giornale comprendente cronache di eventi teatrali locali e profili di artisti. Fino al 1959, anno della sua morte, Francesco continuò instancabilmente a seguire le sorti del negozio e della casa editrice che trasferì in un piccolo e fortunato negozio in via Rizzoli 28/E, quasi di fronte al negozio di via Rizzoli 5. Nella sua lunghissima attività fu affiancato dai figli Edoardo e Teresita che riuscirono sapientemente e coraggiosamente a traghettare la casa musicale nelle acque tempestose della Seconda guerra mondiale e nei difficilissimi anni del dopoguerra. Nato nel 1932, il nipote di Francesco, Giancarlo Bongiovanni seguì gli studi scientifici e si laureò in geologia. L’AGIP mineraria lo assunse e gli affidò l’incarico di cercare il petrolio nell’entroterra della Sicilia allontanandolo per lunghi mesi da Bologna. Dismessi ben presto i panni di geologo, dedicò tutta la sua vita, le sue energie e il suo spirito d’iniziativa a dirigere il negozio e la casa musicale dal 1957 al 2018, affiancato – già sul finire degli anni ’70 – dal figlio Andrea. Grazie a Giancarlo, la ditta Bongiovanni compie un salto di grande importanza: aggiunge all’editoria musicale quella discografica con una specialità di cui può vantare la primogenitura in Europa: i dischi dal vivo. Giancarlo volle proporre ai melomani il gusto di ascoltare grandi e belle voci dal vivo, senza i sortilegi magici dei grandi studi di registrazione. In effetti, nel 1975, Bongiovanni propose a Mirella Freni di registrare il concerto che il grande soprano avrebbe tenuto a Modena per festeggiare i venti anni di carriera: fu un disco molto fortunato. In contemporanea cadeva l’anniversario dei settant’anni di attività della casa musicale e da questa coincidenza tra pubblicazione del recital e anniversario dell’attività nacque il logo “70° Bongiovanni”, ancor oggi presente in tutte le edizioni della casa musicale. Nel 1976, al recital di Mirella Freni edito da Bongiovanni fu assegnato il premio della critica discografica italiana. Il recital fu presto raggiunto da altre registrazioni live. Alla collana dei recital se ne affiancarono altre che nel volgere di pochi anni si arricchirono di numerosissimi titoli e confermarono con il loro successo la lungimiranza della proposta musicale del disco-documento, dell’incisione come testimonianza storica di una voce, di un’opera, di una esecuzione altrimenti irrimediabilmente perduta. All’attività di negoziante e di editore Giancarlo unì sempre quella di promotore e “pubblicitario” della casa musicale. Ostile a qualsiasi ampliamento di un’attività che aveva fatto della conduzione famigliare uno dei propri punti di forza, Giancarlo ieri come oggi cerca di mantenere uno strettissimo contatto con Bologna e con i suoi clienti più diretti e abituali.

Immagini

Francesco Bongiovanni, fondatore della ditta omonima (a destra), Edoardo, figlio di Francesco (a sinistra) e Ottorino Respighi (al centro) davanti al negozio Bongiovanni negli anni venti
Caricatura di V. Venturini dedicata a Francesco Bongiovanni, “Ospite gentiluomo”. La caricatura ritrae l’interno del negozio Bongiovanni negli anni ’20. Al banco di vendita si riconosce Francesco, mentre nel gruppo dei compositori spicca Ottorino Respighi
Liberazione di Bologna. Si sfila per via Rizzoli, passando davanti al Negozio Bongiovanni, si vedono le entrate degli altri negozi murate. L’unico esercizio rimasto aperto, con la sola serranda abbassata, è la ditta F. Bongiovanni, 21 aprile 1945
Il tenore Luciano Pavarotti firma il suo ultimo successo nel negozio Bongiovanni. Accanto a lui, Giancarlo Bongiovanni, fine anni settanta
Il negozio, situato a Bologna nella centralissima Via Ugo Bassi al numero 31/F, oggi