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Cooperativa per la costruzione ed il Risanamento di case per lavoratori in Bologna

Logo Impresa assente
Forma Giuridica
Soc. coop. r. lim.
Camera di Commercio
CCIAA Bologna
Settore
Industria
Sito web
www.cooprisanamento.it
Email Impresa
info@cooprisanamento.it

Sede

Indirizzo
via Farini n. 24
Cap
40124
Comune
Bologna
Provincia
Bologna

Informazioni storiche

Attività Storica
Costruzione e gestione alloggi economici
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1884
Descrizione Attività storica

Costruzione, risanamento, acquisto per l'assegnazione in godimento ai soci di case popolari ed economiche.

Profilo storico

A Bologna, fin dal 1860, il marchese Livio Zambeccari, garibaldino e fondatore anche della massoneria bolognese, aveva promosso una Associazione degli Operai divenuta l'anno seguente la "Società Operaia maschile", importante sodalizio di mutuo soccorso che aveva lo scopo di tutelare i diritti dei lavoratori autonomi e dipendenti: negli anni successivi diede vita a iniziative come l'apertura di negozi per la vendita a prezzi calmierati di prodotti di prima necessità, l'assistenza ai lavoratori ammalati, la cassa pensioni, l'alfabetizzazione e l'istruzione, l'accesso al credito. Fu la Società Operaia a istituire delle commissioni (1881) per studiare le problematiche igieniche, tecniche ed economiche relative alla costituzione di una cooperativa edilizia. Il 23 marzo 1884 fu fondata la Società Anonima Cooperativa per la Costruzione ed il Risanamento di Case per Operai. Primo presidente fu il conte Francesco Massei. Fra i soci della Cooperativa vi furono personaggi come Giosué Carducci, Aurelio Saffi, Quirico Filopanti, Alfonso Rubbiani, ma anche Marco Minghetti, lo stesso Re d'Italia e numerosi esponenti della alta società bolognese. Gli esordi, seppur non facili, portarono all'acquisto di una vasta area fra le attuali via Andrea Costa e Sabotino: nel 1887, in via Zambeccari 12-14-16, fu realizzato il primo edificio della Risanamento. Questo fabbricato è ancora oggi esistente e, con gli opportuni interventi di adeguamento, abitato dai soci. Già da allora furono attuate le soluzioni tipologiche e soprattutto igieniche all'avanguardia per gli edifici di tipo popolare e ciò in piena sintonia con il manifesto programmatico. In seguito, la Risanamento contribuì ad accrescere e qualificare i nuovi quartieri della periferia bolognese: la Bolognina, gli ex orti Garagnani (via Cairoli, via Rosselli), la "Cirenaica" (fra San Vitale e San Donato) dove la Risanamento può annoverare ben 516 appartamenti. Anche durante il ventennio fascista la Risanamento continuò a svolgere il proprio ruolo fedele agli orientamenti statutari: il patrimonio immobiliare crebbe anche tramite la pratica di sopraelevare gli immobili esistenti. Sono passati 135 anni: la Risanamento si è sempre scrupolosamente attenuta alla missione originaria, incrementando il proprio patrimonio pur attraverso le due guerre mondiali e le terribili distruzioni dei bombardamenti che provocarono enormi danni. Oggi il patrimonio è di 2.223 alloggi, 109 locali commerciali, oltre a 422 autorimesse, tutto dato in godimento ai soci con metodo trasparente, a canoni non solo al di sotto del libero mercato, ma anche abbondantemente al di sotto dei canoni concordati ai sensi della legge 491.

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