Cerca

Conti Tipocolor Spa

Logo
Forma Giuridica
Soc. per azioni
Camera di Commercio
CCIAA Firenze
Settore
Industria
Sito web
https://www.contitipocolor.com/
Email Impresa
info@contitipocolor.it

Sede

Indirizzo
via Guido Guinizzelli n. 20
Cap
50141
Comune
Calenzano
Provincia
Firenze

Informazioni storiche

Attività Storica
Tipografia - Arti grafiche
Provincia Sede Storica
Non specificata
Data dichiarata avvio attività
1913
Descrizione Attività storica

Tipografia, litografia, prestampa, legatoria e cartotecnica.

Profilo storico

A metà Ottocento Niccolò Conti, uomo forte di umili origini, fondatore e insegnante di scuola elementare a Calenzano incoraggiò il figlio Italo agli studi, sperando che un giorno potesse intraprendere il suo stesso percorso accademico. Ma Italo, ereditando dal padre la passione per la conoscenza e la cultura, decise invece di avviare una tipografia grazie alle finanze della moglie Argia Landini. Era il 1906 quando in piazza Santa Croce (Firenze) la Tipografia Italo Conti aprì i battenti per produrre “stampe di lusso e commerciali per imprese private e pubbliche”. Il futuro dell’azienda fu però inevitabilmente influenzato dalla situazione politica italiana di inizio ‘900. Nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale, Italo dovette trasferirsi nel nord Italia per combattere in trincea ma, a causa di una grave infezione polmonare, tornò a Firenze pochi mesi dopo. Qui, dopo la nascita del terzo figlio Enzo, Italo morì lasciando la tipografia nelle mani della moglie Argia. Grazie alla sua incredibile tenacia, riuscì a mantenere viva l'attività - allora trasferita a Rifredi, zona industriale di Firenze- e ad allevare i figli da sola. Negli anni '30 difficoltà insormontabili minacciarono di portare la tipografia alla bancarotta e Argia fu costretta a cedere la quota di maggioranza a uno dei suoi ricchi parenti. Nel frattempo Aldo, Giorgio e Enzo, i tre figli di Argia e Italo, iniziarono a lavorare nell'azienda di famiglia. Ma ancora una volta la famiglia Conti si trovò drammaticamente coinvolta nelle vicende belliche della Seconda guerra mondiale. Mentre Aldo, in quanto figlio primogenito di un soldato caduto, fu esentato dal servizio militare, Giorgio dovette partire per una missione dalla quale purtroppo non tornò. Anche il terzo figlio Enzo, chiamato alle armi a Firenze, lavorava nella tipografia. Dopo poco Argia, attratta dalla personalità del figlio, decise di nominarlo suo naturale successore. Nel 1949, nonostante le enormi difficoltà della guerra, Enzo riuscì a rientrare in possesso della proprietà della tipografia che prese il nome di Argia Conti & Figli. Negli anni successivi l'industria grafica italiana esplose ed Enzo fu sempre più affascinato dalla raffinatezza e dalla qualità dei lavori tipografici. Attratto dai libri d'arte e dai tesori culturali di Firenze, decise di indirizzare l'attività verso la stampa di libri d'arte di alta qualità. Negli anni '50 l'azienda iniziò ad espandersi anche sui mercati internazionali offrendo libri prestigiosi e attirando così investitori internazionali. Nel 1955, nello stesso stabilimento, venne fondata la Tipocolor, finanziata dall'editore Sansoni, dalla Reynolds American e dalla tipografia Argia Conti & Sons come socio di minoranza. Alla fine degli anni '60 l'editore Sansoni, in difficoltà finanziarie, chiese ai soci di liquidare l'azienda. Ma Enzo Conti fu pronto ad acquisire l'intera tipografia. Nel 1968 Enzo e Aldo Conti fondarono la Conti Tipocolor Spa incorporando la Argia Conti & Figli. Lo stabilimento venne trasferito a Calenzano, luogo originario della famiglia Conti. Qui Enzo continuò ad investire acquistando due presse di grande formato e alcune macchine per la legatoria. Per garantire la redditività dei propri investimenti, Conti Tipocolor iniziò a produrre libri di testo scolastici. Enzo fu affiancato dal fratello Aldo e dai nipoti Italo e Giorgio che spinsero l'azienda verso nuove opportunità. Negli anni '80 Conti Tipocolor fu pronta ad abbracciare nuove importanti innovazioni tecnologiche sia per il reparto stampa che per quello di legatoria. Alla fine degli anni '80, il figlio maggiore di Enzo, Roberto, entrato in azienda dopo gli studi in economia, si occupò di vendite nazionali con il cugino Italo, per poi avviare l'espansione di Conti verso i mercati internazionali. Alla fine degli anni '90 Enzo decise di andare in pensione all'età di 80 anni, lasciando un enorme patrimonio culturale da preservare attraverso le generazioni. Oggi, giunta alla quarta generazione della sua storia, Conti gestisce ancora direttamente l'attività mantenendo negli anni il proprio patrimonio culturale. Attualmente Roberto Conti è il presidente della Conti Tipocolor con lo stretto supporto del fratello e dei cugini Fabio e Giorgio, tutti attivamente coinvolti nell'attività.

Immagini

Foto storica delle maestranze
Foto storica della tipografia
Foto storica della tipografia, con macchina da stampa Heidelberg